Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
Non è immediatamente chiaro il motivo della parola 'adolescenza' nel titolo: pare che la protagonista sia fuggita dal riformatorio, quindi sia minorenne, eppure i suoi 25 anni la Quintana li dimostra tutti. Ma, dice Wikipedia, era la moglie del produttore e allora... Bunuel era ancora alle prime armi e si ritrovava costretto a lavorare in condizioni non ottimali; ciononostante non si può affatto definire Adolescenza torbida un lavoro riuscito male: minore sì, perchè i suoi capolavori sono altri, ma questo rimane un buon film comunque. C'è il classico tono antiborghese (Bunuel sostiene pressochè sempre che la ricchezza e la moralità di una persona siano inversamente proporzionali: qui perfino l'onesto capofamiglia Don Guadalupe capitola di fronte alla bellezza di Susana), c'è un femminismo esplicito (Susana sostiene un percorso di emancipazione indiscutibilmente errato, ma ragionato, vivo, pulsante: basti pensare alla preghiera che recita all'inizio della storia), c'è un accenno di misantropia nella caratterizzazione negativa di tutti i personaggi (moralmente non si salva nessuno: un'evasa, un adultero, una spia...): Bunuel è già lui. 6/10.
Susana, evasa dal carcere, trova riparo in una fattoria, inventando di essere fuggita dalla famiglia opprimente. Rimane come serva, ma, appariscente e sfrontata, seduce il padrone ed il timido figlio, mentre un garzone che conosce la sua storia tenta di abusare di lei. Verrà smascherata.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta