Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
E' la terza volta che lo vedo.
Una giovane ragazza viene rinchiusa in cella di isolamento, e una secondina cosi' commenta, mentre si allontana: "Sono due anni che è in reclusoria ed è più ribelle di quando è entrata".
Ma prega il dio dei nullatenenti, e questi la esaudisce, l'inferriata vien via, per miracolo, tra il fragore dei tuoni e i lampi abbaglianti, in una oscura notte di pioggia.
Dopo due anni di simile vita, anche un mite agnellino diventerebbe uno sporco traditore - a maggior ragione questa povera ragazza, giovane e bella che si chiama Susana (Rosita Quintana), nome "simbolo di castità" e lo trovo appropriato vista l'inumanità con cui viene trattata - diviene un pò seduttrice per ottenere quello che vuole; viene accolta nella Hacienda di Don Guadalupe (Fernando Soler), e aiutata dalla moglie Dona Carmen (Matilde Palou); diventa subito vittima dell'odio di Felisa (María Gentil Arcos), una orribile megera ormai corrosa fin nel midollo dal cristianesimo, che cosi' la descrive "quella non prende un aspetto decente neppure se si veste da frate francescano".
Susana riesce a far perdere la testa a tutti, ed è da antologia la scena in cui Dona Carmen, ormai esasperata dal suo potere sugli uomini, la fustiga addirittura, da brava cristiana, e noi assistiamo alla scena in soggettiva, nei panni di Susana, schiacciati dalla follia della donna col viso contratto orribilmente; arriva Don Guadalupe, e Susana gli spiega l'accaduto, dice che Dona Carmen la vuole scacciare, che è cattiva. E non posso che essere d'accordo con lui, quando le dice "No, non sei tu che lascerai questa casa!"...
Il film sarebbe dunque finito bene, ma purtroppo arriva quella sporca spia del servitore respinto in precedenza da Susana, che accompagna i gendarmi per fare riportare la povera giovinetta in riformatorio.
Il buon vecchio cristianesimo torna a impossessarsi della loro anima, fra lacrime di pentimento e l'uccisione dell'agnello più grasso, per celebrare il ritorno in famiglia della sporca spia.
Va bè, non è colpa di Bunuel se la produzione gli ha imposto il finale....
Questo genere di film mi piace a prescindere dal contenuto...
Sull'interpretazione di Rosita Quintana
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