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MaXXXine

Regia di Ti West vedi scheda film

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La recensione su MaXXXine

di dimest95
7 stelle

 

Mia Goth

MaXXXine (2024): Mia Goth

 

Con MaXXXine, Ti West conclude in modo soddisfacente la trilogia iniziata con X e Pearl. Questo terzo capitolo rappresenta non solo un epilogo tecnicamente solido, ma anche un tributo all’horror classico, con evidenti richiami al cinema horror anni ’80. Il film, pur non avendo una trama particolarmente originale, riesce comunque a mantenere alta l’attenzione dello spettatore grazie alla maestria del regista e all’interpretazione straordinaria di Mia Goth.

 

Ambientato nella Hollywood degli anni '80, MaXXXine segue le vicende di Maxine Minx, una star di film per adulti con ambizioni di sfondare come attrice. Mentre cerca di realizzare i suoi sogni in un mondo affascinante e crudele, Maxine si trova a dover fronteggiare un misterioso assassino che sta mietendo vittime tra le star nascenti di Hollywood. A rendere la situazione più complicata è il fatto che la scia di sangue potrebbe rivelare il passato oscuro di Maxine, minando non solo la sua carriera, ma anche la sua stessa vita.

Dal punto di vista tecnico, MaXXXine è egregiamente confezionato. La regia di Ti West si distingue per la precisione e l’eleganza. Ogni inquadratura è studiata per enfatizzare l'atmosfera di tensione e mistero, con un uso sapiente di luci al neon e colori saturi che richiamano l’estetica del cinema di argentiana memoria. Questo approccio visivo contribuisce a creare un clima di costante inquietudine, mentre la colonna sonora, con i suoi sintetizzatori tipicamente anni '80, aggiunge un ulteriore livello di nostalgia.

 

Ciò che rende il film davvero memorabile, però, è la performance di Mia Goth. Già elogiata nei capitoli precedenti, qui si conferma un'attrice di altissimo livello. La sua Maxine è complessa, vulnerabile ma allo stesso tempo forte, un personaggio che cattura l'attenzione e il cuore del pubblico. Goth riesce a trasmettere in modo credibile la lotta interiore di una donna che cerca di lasciarsi alle spalle un passato ingombrante, mentre si lancia verso un futuro incerto. La sua interpretazione dà spessore a una trama che, pur non essendo innovativa, riesce a coinvolgere grazie alla potenza emotiva del personaggio.

 

Halsey, Mia Goth

MaXXXine (2024): Halsey, Mia Goth

 

La storia di MaXXXine, come già anticipato, non offre sorprese narrative significative: l’assassino misterioso, la lotta per la sopravvivenza e la rivelazione finale sono elementi tipici del genere. Tuttavia, il film trova la sua forza nel ritmo serrato e nella capacità di intrattenere senza pause. Le scene d'azione e suspense sono ben calibrate, con una tensione crescente che culmina in un finale degno della trilogia. West dimostra ancora una volta la sua abilità nel costruire atmosfere dense di paura e incertezza, elementi che rendono MaXXXine più di un semplice omaggio al passato, ma una celebrazione del cinema horror in tutte le sue sfumature.

 

Un aspetto interessante è proprio il rapporto del film con i suoi riferimenti. Ti West non si limita a citare i maestri dell’horror, ma integra quei riferimenti in modo organico, creando un’opera che si nutre del passato per reinventarsi nel presente. I fan del genere riconosceranno facilmente le influenze, ma anche gli spettatori meno esperti apprezzeranno l’abilità con cui West gestisce l’equilibrio tra tributo e innovazione.

 

In conclusione, MaXXXine è una chiusura riuscita per una trilogia che ha saputo ritagliarsi uno spazio nel panorama horror contemporaneo. Pur non essendo rivoluzionario, il film di Ti West intrattiene, spaventa e celebra il cinema di una volta con stile e passione. La regia impeccabile e la straordinaria interpretazione di Mia Goth rendono questo ultimo capitolo un’opera che non delude le aspettative, lasciando presagire un futuro promettente per il regista.

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