Regia di Ti West vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE
La trilogia di Ti West, o meglio ancora più propriamente "su" Mia Goth, protagonista e produttrice delle tre opere, si concentra sulla vita di quella Maxine (Mia Goth appunto) unica sopravvissuta al massacro perpetrato ai danni di una troupe cinematografica specializzata in film porno, da parte dei due anziani proprietari della fattoria locata per ambientarci il film. Se il secondo film, intitolato Pearl, ripercorreva la vita della vecchia assassina ripartendo dalla gioventù di quest'ultima, MaXXXine torna a bomba sul personaggio del primo film, e vede la ragazza a metà anni ottanta mentre cerca di ottenere una parte al di fuori dei circuiti hard.
Mentre ovunque risuona la colonna sonora di St. Elmo's fire, che impazza nelle sale cinematografiche, Maxine riesce ad aggiudicarsi un ruolo importante nel sequel atteso di un horror splatter di grande successo, intitolato La puritana 2. Ma in giro per Hollywood un maniaco sta facendo strage di ragazze e due zelanti poliziotti (Michelle Monaghan e Bobby Cannavale) sono convinti che la ex pornostar ne sia in qualche modo connessa.
Maxine peraltro, nel suo secondo lavoro presso un locale equivoco ove si spoglia a pagamento per guardoni con grana, riceve da un anonimo cliente una copia della cassetta del porno che si stava girando nel film capostipite X.
La verità celerà un colpevole molto vicino alla complicata vita precedente di Maxine, che tuttavia saprà godersi il meritato successo come nuova regina dell'horror, sperando di uguagliare il successo di star come Jamie Lee Curtis, John Travolta, Demi Moore, Brooke Shields e altri ancora, tutti esordienti grazie a film dell'orrore.
Il terzo capitolo della cosiddetta "trilogia X (iniziata con X: A sexy horror story, proseguita con Pearl: An X-traordinary Origin Story) è quello più citazionista riguardo al cinema, ai film di genere, tanto da sembrare un riciclaggio delle teorie ieri inviabili e quasi "matematiche" sull'horror della serie Scream di Wes Craven.
La storia si dipana tra gli studios Universal e la collina di Hollywood sormontata dalla celebre scritta monumentale, passando per il set di Psyco e i locali a luci rosse di una Los Angeles frenetica e terrorizzata nello stesso tempo.
Il film è godibile e Mia Goth irresistibile con le lentiggini fuori controllo e seducente quasi quanto lo era Kim Basinger in quegli stessi anni.
La storia si fa guardare senza particolari impennate narrative, salvo un po' cedere nel finale un po' tirato via e attaccato in modo posticcio.
Tra gli attori del nutrito cast, un Kevin Bacon laido e coi denti incapsulati in oro si ritaglia il ruolo di investigatore a cui una risoluta Maxine farà pagare certa sfrontatezza fuori luogo.
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