Regia di Domenico de Feudis vedi scheda film
Arrivato su Sky Cinema e in streaming su NOW dal 25 novembre, il nuovo film Sky Original La coda del diavolo è un adattamento dell’omonimo romanzo di Maurizio Maggi, edito da Longanesi, trasformato in un soggetto cinematografico da Gabriele Scarfone e sceneggiato insieme a Nicola Ravera Rafele, e rappresenta una rarità nelle produzioni nostrane, un thriller d’azione sulla scia degli hollywoodiani Il Fuggitivo con Harrison Ford e Taken con Liam Neeson, o con il recente e italianissimo Il mio nome è vendetta di Cosimo Gomez, con Alessandro Gassmann, nel quale il poliziesco nostrano prova ad andare oltre alla fiction televisiva allargando i propri confini, soprattutto estetici, e puntando al mercato internazionale.
"O mi scritturate per il prossimo Mission: Impossible..."
Già assistente alla regia di Paolo Sorrentino sul set de La grande bellezza e Loro e dopo aver realizzato diversi corti, esordendo alla regia nel 2020 per Netflix con Il legame, protagonista Riccardo Scamarcio, Domenico de Feudis dopo aver esplorato il thriller (e l’horror) con la precedente pellicola cambia genere e si lancia nell'action puntando tutto sulla fisicità come protagonista di una star nostrana come Luca Argentero per raccontarne la fuga dalla polizia sullo sfondo di un territorio affascinante ma inusuale come quello della Sardegna, ribaltandone completamente l’immaginario stereotipato e trascinandoci lontano dalle spiagge luminose e dal mare verde smeraldo per buttarci al contrario in una Sardegna autunnale, livida e fredda.
Questa, e un’estetica particolarmente noir funzionale al racconto, è sicuramente uno dei punti in suo favore, insieme a una buona mano nelle riprese e a un montaggio, ad opera di Vincenzo Alfieri, secco e incisivo mentre invece la trama appare piuttosto scontata e tutt’altro che coinvolgente, alcuni passaggi appaiono troppo didascalici o frettolosi, come semplificati, mentre il mistero dietro alla vicenda, nonostante le intenzioni, non appare mai veramente inquietante e una certa retorica della narrazione mai veramente giustificata.
Una pellicola che fa della fuga la propria cifra stilistica e che funziona più per le atmosfere che non per la sua tensione, così come è piuttosto funzionale la colonna sonora di Massimiliano Mechelli.
Harrison Ford & Tommy Lee Jones de’ noantri...
Protagonista è un (fin troppo?) introspettivo e “credibile” Luca Argentero, sempre più calato in ruoli action e più “fisici” rispetto al passato in un eroe action molto lonatno però dai clichè hollywoodiani, la bella e talentuosa Cristiana Dell’Anna, lanciata da Gomorra e, dopo Cabrini, ormai star internazionale, costruisce invece la sua mite giornalista d’assalto lavorando soprattutto di sottrazione mentre Francesco Acquaroli interpreta d’esperienza il burbero commissario di polizia.
Ma è tutto il cast, nel suo insieme, a funzionare, anche nelle figure secondarie, tra cui figurano Riccardo Lai, Luca Pusceddu, Geno Diana, Maddalena Vallecchi Williams e Daniele Meloni.
Per concludere, La coda del diavolo è un semplice film per la Tv ma dalle evidenti ambizioni cinematografiche, niente di veramente nuovo per le produzioni in streaming. ormai spesso anche di buona fattura cinematografica, e che punta sempre di più su contenuti localizzati e pensati per il territorio nazionale seppur, con un respiro sempre più internazionali.
Si trova sicuramente di meglio ma anche di peggio.
"Come?.. Se la pellicola è telefonatissima? Beh..."
VOTO: 5
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