Espandi menu
cerca
Piccole cose come queste

Regia di Tim Mielants vedi scheda film

Recensioni

L'autore

pazuzu

pazuzu

Iscritto dal 2 luglio 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 100
  • Post 4
  • Recensioni 498
  • Playlist 13
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Piccole cose come queste

di pazuzu
8 stelle

Small Things Like These non urla, non strepita, né pontifica, ma lavora sotto pelle e, uniformando il grigiore dell'inverno piovoso irlandese allo stato d'animo e ai patimenti del protagonista, vuole funzionare da monito rispetto ai danni gravissimi che può portare, ad ogni livello, l'indifferenza.

 

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2024 - BEST OF 2024

Le campane risuonano prima ancora dell'alba, mentre per strada ci sono soltanto i corvi. E appena il sole si leva, entra in azione Bill Furlong (Cillian Murphy), con la sua ditta che lavora il carbone servendo tutta la zona. Pranza sempre nella tavola calda gestita da Kehoe, poi la sera torna a casa, dalla moglie Eileen e dalle loro cinque figlie. Lui che un papà non lo ha avuto ed è stato un ragazzino bullizzato, quindi chiuso e introverso, in quella casa si mette quasi in disparte, silenzioso e meditabondo. È l'Irlanda di metà anni '80 ed è dicembre inoltrato, e mentre le figlie mandano lettere a Babbo Natale e la moglie gli chiede delle scarpe da intonare alla borsa, lui ricorda il David Copperfield di Dickens che voleva ma non ricevette mai.
La malinconia e il senso di solitudine del protagonista vengono alimentate, divenendo pura inquietudine, quando inizia ad incrociare sulla sua strada la giovane Sarah: in una prima occasione la osserva da lontano mentre la madre la trascina contro la sua volontà in un istituto di suore, successivamente, quando vi si introduce per una questione di lavoro, se la trova che, disperata, sfugge allo straccio che deve passare a terra per andare a pregarlo di farla uscire di lì.

 

 

Il convento in questione, altro non è che una delle migliaia di "Case Magdalene" nelle quali fino alla fine degli anni '90 ragazze madri venivano private dei loro figli, sfruttate come lavoratrici e maltrattate in attesa del pentimento e dell'eventuale riabilitazione. Il film di Tim Mielant non è interessato a mostrare le punizioni corporali, piuttosto si concentra su come il potere che l'istituto, nelle persone delle sue reggenti, esercita sulla comunità, sia da questa accettato e liquidato con una collettiva scrollata di spalle. Le domande che Bill inizia a porsi su quella ragazza, che le ricorda sua madre, le riflessioni che di conseguenza fa sul figlio destinato all'orfanotrofio, che poteva essere lui se fosse stato un po' meno fortunato, lo portano a sfidare l'ignavia che lo circonda, in risposta ad un quesito morale che sente troppo vicino per anche solo ipotizzare di girarsi dall'altra parte.

 

 

Small Things Like These non urla, non strepita, né pontifica, ma lavora sotto pelle e, uniformando il grigiore dell'inverno piovoso irlandese allo stato d'animo e ai patimenti del protagonista, vuole funzionare da monito rispetto ai danni gravissimi che può portare, ad ogni livello, l'indifferenza. Il combinato disposto delle minacce velate ricevute da parte della madre superiora Suor Mary (una gelida Emily Watson) e del consiglio di farsi gli affari propri arrivato dalla moglie e dell'amica Kehoe, è un crescendo di tensione dai contorni agghiaccianti, possibile grazie alla scrittura sensibile di Enda Walsh (che adatta un romanzo di Claire Keegan) e alla regia calibrata di Tim Milant, che non eccedono con le parole ma danno voce alle immagini, alle atmosfere, e soprattutto alla sofferenza che si nasconde dietro gli occhi di ghiaccio di Cillian Murphy, autore di una prova attoriale notevole, contraddistinta da profondità ed empatia.

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati