Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
E’ davvero difficile per me esprimere non un giudizio negativo, ma un giudizio radicalmente negativo di questo film tanto atteso del grande cineasta Francis Ford Coppola (i cui film sono capisaldi essenziali delle mie conoscenze cinefile) e altrettanto macroscopicamente deludente.
Nonostante alcune trovate interessanti, specie dal punto di vista puramente visivo e della pura cinefilia, è un film che, a dispetto della lunghezza eccessiva (immotivatamente lungo e quindi per me è stata fonte di nervosismo), è povero di idee vere e quelle poche che ci sono (su tutte la decadenza della società occidentale e nello specifico quella statunitense) risultano in fin dei conti depauperate se non banalizzate..
Il finale a lieto fine del film di quello che lo stesso regista (in un sottotitolo) ha qualificato come “favola” è francamente una chiusura paternalistica e buonista di cui si sarebbe fatto volentieri a meno.
I dettagli negativi non mancano: le citazioni continue, i nomi di famosi Romani (Cicerone, Crasso, Catilina) assegnati ai protagonisti del film, la fragilità della linea narrativa e si potrebbe proseguire.
Il cast è di primo livello, ma tutto il film sembra dominato dal tentativo quasi frenetico di cercare un senso profondo stupendo lo spettatore.
Ne risulta, almeno per me, un film incomprensibile, complessivamente dominato dalla ?βρις (come si scriveva in greco antico) o hybris e quindi meritevole di un giudizio largamente negativo
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