Un disastro distrugge una metropoli che ricorda New York e che già da molti decenni versava in uno stato di decadenza. Cesar Catilina, architetto idealista con il potere di controllare il tempo, mira a ricostruire la città come un'utopia sostenibile, mentre il suo avversario, il sindaco corrotto Franklyn Cicero, è impegnato a difendere lo status quo reazionario che lo ha fatto eleggere. A frapporsi tra i due avversari e le loro visioni c'è la figlia di Franklyn, la socialite Julia. Stanca delle attenzioni, dei privilegi e del potere con cui è nata, Julia cerca il vero significato della sua vita.
Evidentemente il buon Francis Ford Coppola deve aver diretto "Megalopolis" sotto l'effetto di sostanze stupefacenti (abbastanza forti per giunta). Meritassimo il flop ai botteghini di tutto il mondo.
Risultato deludente per un progetto covato per 40 anni. L'ambizione visionaria non manca, anzi eccede in una smania di grandiosità fuori controllo. Manca la chiarezza della visione in un film caotico dove il parallelo tra romanità e contemporaneità cammina sul limite del trash, tra citazioni letterarie classiche e dialoghi imbarazzanti.
"Megalopolis" è uno splendido oggetto Coppoliano, il cui caos apparentemente incognito della prima parte viene giustificato dalla magnifica seconda parte. Fuori dall'ordinario, e provvidenzialmente fuori dal nostro tempo. Discussione aggiunta, come opera d'arte.
Molto più piacevole se non si considerano le ambizioni fallimentari che Coppola ripone in questo progetto: una lezione di cinema riuscita a metà, che difficilmente verrà accolta; una lezione di vita che semplifica eccessivamente la realtà riducendola ad una favola. Forse più presunzione che genio.
Un lascito incubato per decenni, titanico nei propositi ma infine svigorito nello slancio visionario, più ebbro che davvero delirante, stucchevole e ossessivo, dorato e burlesco, portentoso e indigeribile.
Baraccopolis sarebbe un titolo più appropriato. Una betoniera di estetismi e virtuosismi e filosofismi che "meh".
Affascinante in un certo senso, barocca ma di un grottesco che sfiora il ridicolo, purtroppo
Sicuramente non è un film impeccabile ed è pretenzioso, però si vede che Coppola ha costruito qualcosa di totalmente suo senza farsi influenzare dai canoni convenzionali hollywoodiani e già per questo lo rispetto. Inoltre, insieme a gustose citazioni classiche, c'è un tripudio di follia kitsch e di sperimentazione visiva che non posso non adorare.
CINEMA OLTRECONFINE - FESTIVAL DI CANNES 77: CONCORSO
L'ambizioso architetto Cesar Catilina (Adam Driver) ha un progetto faraonico ed altamente utopistico con cui si propone di ricostruire la città ribattezzata non certo a caso New Rome.
La base dell'avveniristico progetto è un quartiere della vecchia metropoli quasi raso al suolo, e divenuto dimora del ceto più… leggi tutto
Una nuova visione per il futuro del cinema, una nuova visione per il futuro dell’umanità. È la doppia proposta di Megalopolis, celebrazione di un artista in grado di innalzarsi sulle dinamiche di una società in rovina, travolta dalla fame di sesso, di denaro e di potere, per proporre un modello di vita che possa sopravvivere la prova del tempo e risollevare il… leggi tutto
Non è solo la cifra immensa sbandierata ai quattro venti - e le difficoltà affrontate da Coppola per questa sua creatura, rimettendoci anche di tasca propria - a farmi attendere impatto e potenze visive che invece fanno estrema fatica ad emergere; ma anche le soluzioni digitali elementari e le architetture urbane futuristiche alla Star Trek, con le automobiline a… leggi tutto
La vicenda si dipana in una città simbolica, fusione di grandezza passata e decadenza moderna, dove il conflitto tra innovazione e conservazione riflette una lotta interiore. Il protagonista, un creatore tormentato dalla colpa e dalla perdita, incarna il desiderio umano di costruire un futuro migliore, scontrandosi con le forze che resistono al cambiamento, alimentate da paure, corruzione…
A New Rome, metropoli moderna ma ispirata all'Antica Roma e dominata da famiglie patrizie tanto ricche quanto corrotte, un geniale imprenditore-scienziato-urbanista ha inventato un prodigioso materiale con il quale progetta di costruire per il bene dell'umanità una città utopica, Megalopolis. Il sindaco conservatore suo acerrimo rivale è deciso a mettergli…
È un box office a tinte horrorifiche come non mai. Si è chiuso il weekend di Halloween e la classifica ha dato i suoi dolcetti e i suoi scherzetti. Venom: The Last Dance è ancora in prima fila con…
I film visti non è detto che debbano essere appena usciti, potrebbero essere anche di alcuni mesi o anni fa, ma avendoli visti in questo mese li inserirò nella top mensile.
Non mi dilungherò molto…
L'anziano ma non obsoleto Francis Ford Coppola continua a sognare e ci invita tutti a fare altrettanto.
Schopenhauer una volta disse che la Storia altro non è che un dramma che si ripete. Verrebbe da prendere sul serio la parte sulla ripetizione osservando come anche il regista italo-americano, nonostante la fama che lo accompagna da sempre, sia finito vittima…
Nella città di New Rome, in un futuro imprecisato e distopico, si svolge la lotta tra l'architetto visionario Cesar Catilina (Adam Driver, che a volte esagera), inventore del megalon (il McGuffin del film) e il potentissimo Franklin Cicero (Giancarlo Esposito), prima procuratore e ora sindaco della megalopoli(s), la cui figlia, Julia (Nathalie Emmanuel), nonostante l'opposizione del…
La bravura del regista consiste, si sa, nel conferire al suo prodotto il potere di incollare alla poltrona lo spettatore incuriosito di vedere a quale conclusione lo porterà il finale. Ed in questo il mitico Coppola non ha certamente deluso anzi, proprio attraverso un racconto fantasioso e ricco di arzigogolate visioni oniriche, spesso di non facile comprensione, ci lascia la…
Megalopolis è un film difficile. Fin dalla sua gestazione. Difficile dev’essere stata la stesura della sua conturbante sceneggiatura, difficile è evidentemente stata trasformala in immagini, considerando la mole del progetto e soprattutto dell’idea mastodontica che è alla base di tutto e difficile è la sua visione. Estremamente difficile.
Siamo a…
Che botto per Venom: The Last Dance. L’ultimo film della trilogia fa un esordio da 3.190.000 euro c.a. su 400 sale, praticamente identico a Venom – La furia di Carnage. Riuscirà a raggiungere il…
Per affrontare "Megalopolis" di Francis Ford Coppola è meglio prepararsi in anticipo misurandosi con gli ultimi anni della Repubblica di Roma. Anni parecchio tumultuosi, corrotti e violenti in cui la politica ebbe un ruolo centrale nello sgretolare le antiche istituzioni dell'Urbe e preparare il terreno all'assolutismo di Gaio Giulio Cesare e dell'Impero di Ottaviano…
Dopo tanta attesa per il ritorno al cinema di Francis Ford Coppola a tredici anni da Twixt, arriva finalmente in Italia, dopo la presentazione a Cannes e l’apertura di Alice nella città alla Festa del Cinema di Roma, l’ultima, magniloquente (imperscrutabile?) fatica cinematografica di uno dei grandi anticonformisti della vecchia Hollywood, un progetto da 120 milioni di dollari…
Una nuova visione per il futuro del cinema, una nuova visione per il futuro dell’umanità. È la doppia proposta di Megalopolis, celebrazione di un artista in grado di innalzarsi sulle dinamiche di una società in rovina, travolta dalla fame di sesso, di denaro e di potere, per proporre un modello di vita che possa sopravvivere la prova del tempo e risollevare il…
Mamma mia, parlare di questo film è veramente complicato: ma iniziamo con il dire che Megalopolis non è ne un capolavoro, ne una ciofeca tremenda come tanti vanno a dire.
E’ un film molto complesso, ma adatto a tutti, basta aver voglia di mettersi in gioco e tenere una discreta soglia di attenzione. Per capirsi, non dobbiamo pensare che sia quel classico film che vedi mentre…
MEGALOPOLIS.
Quando postai due anni fa che Francis Ford Coppola aveva più palle di tutta Hollywood pagandosi di tasca propria la produzione del film, dopo la visione di Megalopolis direi proprio che non si è proprio sminuito.
In una New York distopica ambientata nel futuro, con usi e costumi dell’antica Roma che la ribattezzano come New Rome, ma divisa tra…
E’ davvero difficile per me esprimere non un giudizio negativo, ma un giudizio radicalmente negativo di questo film tanto atteso del grande cineasta Francis Ford Coppola (i cui film sono capisaldi essenziali delle mie conoscenze cinefile) e altrettanto macroscopicamente deludente.
Nonostante alcune trovate interessanti, specie dal punto di vista puramente visivo e della pura cinefilia,…
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: MEGALOPOLIS
Megalopolis, una Favola di Francis Ford Coppola.
E qual è la morale di questa favola? Che se vuoi realizzare l’utopia di fare un film senza alcun impedimento creativo e produttivo devi fare come “Zio Ciccio” ossia vendere tutto quello hai realizzato in 84 anni di vita (visto che i tuoi figli non hanno bisogno di…
In controtendenza rispetto al mercato nordamericano (dove ha esordito con meno di 5 milioni), ma anche ad altri grandi paesi europei (in Inghilterra il film ha esordito con gli stessi numeri d’incasso ma con…
Ah che bella la critica nostrana, dove affossare il film di un/una esordiente è facile come bere un bicchiere d'acqua fresca d'estate, mentre criticare l'ultimo film di un grande regista è difficile come ingoiare chiodi incandescenti. Ma i gusti sono gusti e l'acqua scende meglio.
In un mondo ideale Megalopolis sarebbe un capolavoro. Una pellicola…
Distruzione e reinvenzione. Uccisione e resurrezione. L'architettura come passione che nasce intima, eppure ambisce (con frustrazione) alla sfera civile e pubblica. Moti dell'anima e congiure di palazzo. Visione (artistica) e assenza di visione (politica). Uno spiraglio – illusorio, evanescente, ma in fondo non lo sono anche i fotogrammi di una proiezione cinematografica?…
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Commenti (12) vedi tutti
Evidentemente il buon Francis Ford Coppola deve aver diretto "Megalopolis" sotto l'effetto di sostanze stupefacenti (abbastanza forti per giunta). Meritassimo il flop ai botteghini di tutto il mondo.
commento di Ethan01Innovazione e conservazione riflettono la lotta interiore di un creatore tormentato
leggi la recensione completa di SupersonicoRisultato deludente per un progetto covato per 40 anni. L'ambizione visionaria non manca, anzi eccede in una smania di grandiosità fuori controllo. Manca la chiarezza della visione in un film caotico dove il parallelo tra romanità e contemporaneità cammina sul limite del trash, tra citazioni letterarie classiche e dialoghi imbarazzanti.
leggi la recensione completa di port crosMegalopolis: "ferma il tempo"! E’ "tempo" di capire.
leggi la recensione completa di Eziock"Megalopolis" è uno splendido oggetto Coppoliano, il cui caos apparentemente incognito della prima parte viene giustificato dalla magnifica seconda parte. Fuori dall'ordinario, e provvidenzialmente fuori dal nostro tempo. Discussione aggiunta, come opera d'arte.
commento di monsieur opalSpettacolare, grandissime immagini, a tratti musical, grandi interpreti.. ma in conclusione... Ai miei occhi, americanata pazzesca.. voto 2.5
commento di LordClamMolto più piacevole se non si considerano le ambizioni fallimentari che Coppola ripone in questo progetto: una lezione di cinema riuscita a metà, che difficilmente verrà accolta; una lezione di vita che semplifica eccessivamente la realtà riducendola ad una favola. Forse più presunzione che genio.
leggi la recensione completa di GiesNon lasciate che l'oggi distrugga il per sempre.
leggi la recensione completa di imperiormax89Un lascito incubato per decenni, titanico nei propositi ma infine svigorito nello slancio visionario, più ebbro che davvero delirante, stucchevole e ossessivo, dorato e burlesco, portentoso e indigeribile.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoBaraccopolis sarebbe un titolo più appropriato. Una betoniera di estetismi e virtuosismi e filosofismi che "meh". Affascinante in un certo senso, barocca ma di un grottesco che sfiora il ridicolo, purtroppo
commento di lysantropoSicuramente non è un film impeccabile ed è pretenzioso, però si vede che Coppola ha costruito qualcosa di totalmente suo senza farsi influenzare dai canoni convenzionali hollywoodiani e già per questo lo rispetto. Inoltre, insieme a gustose citazioni classiche, c'è un tripudio di follia kitsch e di sperimentazione visiva che non posso non adorare.
commento di DeathCrossE' per Coppola quello che "The Tree of Life" è per Malick, e la "Divina Commedia" per Dante
commento di Marsil_Claritz