Espandi menu
cerca
Atlas

Regia di Brad Peyton vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Souther78

Souther78

Iscritto dal 13 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 7
  • Post -
  • Recensioni 260
  • Playlist 2
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Atlas

di Souther78
1 stelle

A cosa serva questo tipo di cinema, lo possiamo comprendere perfettamente guardando questo film(accio), e leggendo questo libro: https://www.amazon.it/Illuminati-musica-Hollywood-Lyon-Zagami/dp/889830112X#customerReviews

L'AI/IA ci salverà oppure ci ucciderà? L'atroce dilemma sembra oramai avviluppare le nostre vite, tanto quanto la narrazione cinematografica.

 

Una Jennifer Lopez dal deretano sempre più ingestibile da trattamenti estetici ed effetti speciali interpreta una quasi quarantenne, mentre viaggia spedita verso i 60 anagrafici, la cui missione sarebbe quella di salvare l'umanità dall'IA fuori controllo.

 

La tematica è talmente abusata da far assomigliare questo polpettone in salsa fantascientifica all'ennesimo tentativo di raschiamento di un barile già svuotato illo tempore. Ma potrebbe essere anche peggio di così, e più avanti vedremo come e perchè.

 

Il personaggio che ci dovrebbe appassionare alle proprie vicende è una rappresentazione alquanto verosimile di un tipo di essere umano sempre più diffuso, cioè il nerd asociale nello spettro dell'autismo, che vive isolato dal mondo e può "legare" soltanto con entità artificiali quali robot e computer. Il messaggio subliminale del film, comunque, non è di condanna, bensì di elevazione a modello di un tale modo di essere e relazionarsi con il prossimo. 

 

Accanto ai temi personali, non mancano le frecciatine eco-radical-stupido-chic, con il sempreverde riferimento all'essere umano che distrugge e parassita il mondo, obbligando l'alieno/robot di turno a salvare l'umanità da se stessa (annientandola!) e il pianeta dall'uomo (annientando pure il pianeta). Insomma, l'importante è convincersi che l'alieno e il robot siano, in fondo, salvatori, e comunque con buone intenzioni pure quando si prefiggono di annientare l'essere umano. Al contrario, bisogna convincersi che l'essere umano sia una piaga. Tutto molto bello, se non fosse che ormai da anni Biglino, Malanga, Sitchin, Icke, ci hanno aiutato a ricordare che il cancro del mondo sono proprio alieni e robot, di cui l'umanità è/sarà succube, perlomeno fino a quando non si renderà conto della manipolazione cui è assoggettata fin dalla propria creazione.

 

Ecco, quindi, ripresentarsi prepotentemente la tematica del cinema come programmazione predittiva. A tal proposito, suggerisco di leggere questa interessante analisi del cinema hollywoodiano, per comprenderne poteri occulti e finalità: https://www.amazon.it/Illuminati-musica-Hollywood-Lyon-Zagami/dp/889830112X#customerReviews

 

Esistono opere cinematografiche che, pur avendo il fine ultimo di manipolare la mente degli spettatori, almeno lo fanno con metodi abilmente mascherati, e offrendo al contempo intrattenimento o stimoli. Basti pensare agli Avengers, che, con la scusa del cattivo/buono che vuole salvare l'universo dal sovraffollamento dimezzando la popolazione, hanno spalancato la finestra di Overton sulla questione dell'etica sottesa al depopolamento (prima si nomina, poi si deride, poi si contesta, poi si discute, poi si accetta). Almeno quella saga regalava personaggi e battute degni, a differenza di questo lungometraggio, che ruota integralmente attorno a un'attrice che non ha mai brillato di suo, e che si ricicla qui in un ruolo peraltro totalmente diverso da ciò che le competerebbe.

 

La trama si dipana in modo talmente telefonato da aver lasciato un messaggio in segreteria, per esporre dove andrà a parare. L'inverosimile cede presto il passo al risibile, mentre vediamo la semiautistica protagonista riuscire dove numerosi e addestrati militari hanno pietosamente fallito.

 

Possiamo quindi agevolmente indicare qui di seguito gli indottrinamenti "occulti" (tra virgolette, perchè possono esserlo solo a un cretino):

 

1) l'uomo è un parassita,

2) l'IA non è cattiva, ma se lo è, è per colpa dell'uomo,

3) l'IA comunque alla fine della fiera deve salvare l'uomo,

4) è sano e corretto non sapersi rapportare agli esseri umani, ma farlo con le macchine.

 

Ecco, quindi, che questa sciocchezza di propaganda, una volta svelati i suoi trucchi, si percepisce per ciò che è...

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati