Regia di Riccardo Antonaroli vedi scheda film
Finiti i festeggiamenti per il loro matrimonio, Eleonora (Fogliati) e Valerio (Scicchitano) non fanno a tempo a godersi la suite nel centro di Roma, dove sono transitati i VIP di mezzo mondo, che il fortuito ritrovamento di una busta nella tasca di lui innesca la gelosia di lei. La quale vuole vederci chiaro, a costo di passare la prima notte di nozze in giro per la città, alla ricerca della ex del marito (Leoni) che ha scatenato i suoi sospetti. Il detour dei due neosposi li porterà a intercettare un'umanità varia, da un tassinaro bugiardo e juventino (Pannofino) a una volante della polizia, passando per un ex di lei (Colica), una tanguera (Schiavo) e una insonne scrittrice di gialli (Bilello).
Dopo il riuscitissimo La svolta, l'opera seconda di Riccardo Antonaroli è ancora una volta una piccola quanto graziosa commedia tratta da Honeymood (2020), un film israeliano di Talya Lavie. Il modello di fondo è quello dello scorsesiano Fuori orario, dove la risata è il mezzo, ma il fine dell'opera è quello di invitare a una riflessione sulla complessità delle faccende di cuore, ponendo domande senza cercare di fornire risposte. Ed è qui il merito maggiore del copione scritto da Roberto Cimpanelli, Giulia Martinez e Susanna Paratore: nell'essere riuscito a raccontare i timori di un'intera generazione, la paura dei legami a scadenza indeterminata, le insicurezze professionali (lei è un'osteopata aspirante stilista, lui un agente immobiliare che vorrebbe fare lo scrittore), l'incertezza panica di un'intera esistenza.
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