Regia di Robert Fuest vedi scheda film
Un medico ha tre passioni: la Bibbia, la musica e l'amatissima moglie. Quando quest'ultima muore sotto i ferri di un noto chirurgo, il vedovo decide di vendicarla: si finge morto in un incidente e stermina uno a uno i componenti dell'equipe che operò la donna, ispirandosi a una differente piaga biblica per ogni omicidio. Nei momenti di pausa, soddisfatto, suona il suo organo.
Tutto qui ruota attorno alla presenza di due divi, il buono Joseph Cotten e soprattutto il cattivo Vincent Price, incontrastato re dell'horror (e dintorni); detto ciò si capisce meglio perché la trama sia così arruffata – in alcuni momenti addirittura involontariamente ridicola – e perché la pellicola abbia avuto successo nonostante l'inconsistenza della storia dal principio alla fine, specie nelle scene clou a base di effetti speciali davvero miseri. Se è vero che L'abominevole dr. Phibes (al di là, naturalmente, dei suoi eccellenti interpreti) non impressiona granché, il buon risultato presso il pubblico porterà l'anno seguente lo stesso regista Robert Fuest a dirigere nuovamente Price in Dr. Phibes rises again, sciaguratamente tradotto per il mercato italiano in Frustrazione (1972). Ritmo discreto, con una buona partenza e un certo rilassamento dopo la prima mezzoretta; esasperato il didascalismo in svariati momenti; Terry-Thomas in una particina (anche qui priva di senso: rimane fermo in poltrona a farsi dissanguare completamente, senza neppure tentare di opporre resistenza); sceneggiatura di James Whiton e William Goldstein. 3,5/10.
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