Regia di Julie Delpy vedi scheda film
42TFF: FUORI CONCORSO
Nel paesino felice e grazioso di Paimpont un sindaco politicamente corretto si adopera ad accogliere una famiglia di profughi ucraini in fuga dalla guerra, attuando una mossa tattica che gli consenta di assicurarsi il favore dell'opinione pubblica in un suo futuro politico.
Lo appoggiano con afflato ed entusiasmo l'insegnante Joëlle (Julie Delpy), in modo meno trascinante la titolare del "superette" del villaggio (Sandrine Kiberlain) ed altri, mentre lo ostacola il "plombier" destroide di zona (Laurent Lafitte), nonostante la disapprovazione della moglie incinta (India Hairy).
Peccato che anziché sopraggiungere ucraini, molto contesi tra i vari arrondissement e quasi merce rara, oltre che preziosa, sopraggiunga alla fine una famiglia di profughi siriani.
Gettando scompiglio in un villaggio prima almeno all'apparenza omogeneo e compatto, ora attraversato da una schiera di anonimi oppositori che creeranno non pochi disagi all'operoso sondato e alla sua entusiasta ed efficiente insegnante Joëlle.
Premiata attrice sensibile e brillante amata professionalmente da registi di prima scelta (da Godard a Kieslowski, passando da Linklater a Roger Avary), Julie Delpy è da tempo anche appassionata regista di commedie intelligenti e di lodevole attualità.
Questo brioso Les Barbares possiede elementi graffianti ed ironici, anche se talvolta spreca certe buone intenzioni e ritmo lodevole con scenette sin troppo caricaturali e goffe, se non proprio scontate.
Il film comunque si lascia vedere volentieri, e racchiude in sé una esemplare scena di parto in spiaggia fluviale che è una delle molte che hanno animato un 42TFF tutto all'insegna della maternità.
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