Regia di Henry King vedi scheda film
Per quanto mi riguarda si tratta di un grande film. Non lasciatevi ingannare dal voto dato da FilmTv: è uno splendido film da riscoprire.
Nel 1922 il giornalista americano, Jack Barnes (T. Power), sopravvissuto alla Primo Conflitto Mondiale e rimasto impotente in seguito a una ferita di guerra, incontra prima a Parigi e in seguito a Pamplona, in Spagna, la donna di cui è stato innamorato in passato, Brett Ashley (A. Gardner), che vedrà contesa tra il fallito Mike Campbell (E. Flynn), il suo irruento amico Robert Cohn (M. Ferrer) e il torero Romero (R. Evans).
Tratto da "Fiesta", primo romanzo di Ernest Hemingway, un fiammeggiante melodramma incentrato sulle vicende di un gruppo di bohémien, "la generazione perduta", "che vive ogni giorno come se fosse l'ultimo".
Generalmente considerato un lavoro minore di King, in realtà "Il sole sorgerà ancora" è uno dei suoi film più riusciti e appassionanti.
In primo luogo bisogna chiarire che si tratta di un film tutt'altro che convenzionale: il tema dell'impotenza, estremamente coraggioso per l'epoca, lo dimostra chiaramente.
E se è vero che il discorso esistenziale del libro viene solo accennato è altrettanto vero che non si può non rimanere colpiti dall'intensità con cui è descritta l'autodistruzione dei protagonisti e dal triangolo maschile che si crea attorno al personaggio della Gardner, una "Circe" contesa che si circonda di altri uomini per cercare di dimenticare (invano) l'amore impossibile per Barnes.
Ma la bellezza del film è dovuta anche al cast d'eccezione: Tyrone Power, al suo penultimo film, è impressionante, Errol Flynn, anche lui in uno dei suoi ultimi film, dà un'interpretazione indimenticabile dell'alcolizzato Mike Campbell, personaggio ben lontano dagli agili e scattanti avventurieri che impersonó in passato, Ava Gardner, splendida come sempre, nonché Eddie Albert e Mel Ferrer, perfetti. È inevitabile che di fronte a un cast di questo livello Robert Evans (attore scialbo già di suo) sparisca del tutto. Location suggestive, in Spagna e a Parigi, e parecchie spettacolari sequenze della "Corrida" riprese dal superbo Technicolor di Leo Tover.
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