Regia di Chris Renaud, Patrick Delage vedi scheda film
Gru è minacciato di morte dal super cattivo, con chioma alla Elvis e zampe da Beatles, catturato in una retata presso il Lycée Pas Bon, e, poi, evaso dal carcere grazie alle abilità e ai poteri da coleottero in dotazione. Costretto a cambiare casa e vivere sotto protezione in un'altra città, in un alloggio fornito dalla Lega Anti-Cattivi di cui è dipendente, il nostro nasone dalla crappa pelata cerca di fingersi persona comune in un luogo comune. Ben presto però viene scoperto dall'impicciona vicina.
Parte piuttosto piano questo quarto episodio di Cattivissimo Me ma, dopo un'iniziale periodo di introduzione, e sviluppati gli scenari su cui dovrà muoversi, inizia a carburare sia in termini di azione sia in termini di divertissement.
I cicciottelli palloncini gialli con le brache di jeans ne combinano una peggio di Bertoldo ed il loro ruolo rimane oscuro e misterioso, all'interno della A.V.L, almeno finché Gru e famiglia cercano di camuffarsi al Tennis Club, a scuola e nel Salone di Bellezza. Inutile dire che i simpaticissimi Minions sono il cuore pulsante di una storia che ha il solo scopo di rimetterli in azione a fianco del loro padrone. Questa volta però gli scorretti aiutanti di Gru vengono oscurati, almeno in parte, dal piccolo Junior, irriverente, santarellino e dispettoso combina guai che sembra il gemello di Jack Jack de "Gli incredibili".
"Cattivissimo Me 4" è piuttosto furbetto nel mettere a proprio agio un pubblico sempre più pigro e bisognoso di riconoscersi in qualcosa di già visto. Ci sono echi potteriani nel liceo frequentato da Gru e Maxine, ospitato in un castello vampiresco e pieno di trappole, mentre le trasformazioni dello sceltissimo corpo dei Minions riportano alla mente i Fantastici 4 e gli Inumani della Marvel.
Nella seconda parte, dunque, il movimento è più fluido, l'azione è protagonista, lo humor diventa esplosivo, le antipatie si trasformano in inattese partnership che conducono ad un finale che sembra una festa ed una rimpatriata all'insegna dell'autocelebrazione. Le citazioni ammiccanti strizzano l'occhio ai meravigliosi edonistici anni '80 ed il riassuntivo Talent Show del finale, che colpisce adulti e bambini in egual misura, dona spensieratezza ad una produzione conciliante e divertente. Ce ne sarà un altro? Tutto dipende dagli incassi, ovviamente, ma forse sarebbe saggio chiudere in bellezza con una bella festa, la musica dei Tears For Fears nelle orecchie ed un mortale distributore di merendine.
Charlie Chaplin Cinemas - Arzignano (VI)
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