Regia di Kelsey Mann vedi scheda film
La piccola Riley non è più una bambina. Ormai è un'adolescente le cui emozioni non sono più esclusivo appannaggio di Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto. Il quintetto che fino a poco prima aveva tenuto il timone della vita emotiva di Riley è costretto a fare posto, nella stanza dei bottoni, ad Ansia, che si presenta accompagnata da Imbarazzo, Noia e Invidia. I rapporti tra Riley e le amiche d'infanzia, nonché quelli con le nuove compagne della squadra di hockey su ghiaccio, vengono così drasticamente ridisegnati, mentre i genitori della ragazzina non sanno a quale santo votarsi. Nove anni dopo il primo, magnifico episodio, la Pixar consegna le chiavi della cabina di regia all'esordiente Kelsey Mann, per una produzione nipponico-americana che ha ben poco a che vedere con le mirabolanti trovate del film di Pete Docter e Ronaldo Del Carmen. Il secondo episodio, infatti, si limita a replicare lo schema dentro/fuori (come da titolo) dell'opera precedente, procedendo per accumulazione in una chiave da teen movie e concentrandosi su una vicenda - quella dell'ansia irrefrenabile della piccola protagonista - scialba e costellata da luoghi comuni. Molto più Disney (+) che Pixar.
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