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Biancaneve

Regia di Marc Webb vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Biancaneve

di rj
2 stelle

"In fuga dalla regina cattiva, Biancaneve trova rifugio con Cucciolo, Mammolo, Brontolo, Eolo, Gongolo, Dotto e Pisolo. Quando le guardie di palazzo intraprendono una missione per riportarla indietro, un uomo comune e il suo gruppo di banditi del bosco si uniscono per proteggerla"

Così "Biancaneve" riprende l’idilliaca favola che fu il film del 1938, anch'esso prodotto dallo studio fondato da Walt Disney. Purtroppo il film si rivela quasi un manuale su "come-non-fare-un-film", non tanto dal punto di vista delle riprese o dell'estetica quanto dal punto di vista della trama e delle scelte fatte.

Il problema inizia già guardando il casting: Rachel Zegler come Biancaneve e Gal Gadot come la regina cattiva? Per quanto mi riguarda la prima cosa che si nota è che Gal Gadot, che interpreterà la regina, è molto più bella di Biancaneve... allora perché vuole ucciderla? Perché, come ci racconta il film, Biancaneve è “bella dentro” e perché lo specchio, che è la fonte della verità assoluta, gli dice che Biancaneve è più bella, anche se questo crea un paradosso sulla scelta del cast del film. Ovviamente censurata è la parte in cui spiegano l'origine del suo nome: pelle bianca come neve, capelli neri come carbone e labbra rosse come sangue. Cosa rimane nel film? Una ragazza sudamericana (che perde quindi il titolo di "bianca") e le labbra non sempre così rosse ma quasi color pesca. Tutto è bello e carino, ma almeno il casting avrebbero potuto farlo meglio.

La scrittura della sceneggiatura è banale, se non addirittura povera. I personaggi sono piatti e non c'è alcuno sviluppo psicologico mostrato: cambiano idea da un momento all'altro. Le canzoni (classiche della Disney) sono banali e troppo didascaliche. Non te lo lascio dire nelle conversazioni? Perfetto, te lo lascio dire nelle canzoni. Ero molto felice che avessero dato alla regina una canzone che avrebbe potuto farci conoscere la psicologia della cattiva (cosa in cui pecca il film del 1938), ma purtroppo questa occasione viene sfruttata male. Ancora una volta lo spettatore perde l'occasione di vedere lo sviluppo psicologico della regina e di capire meglio il suo carattere che continua a rimanere malvagio senza motivo. Anzi, c'è un fattore che apprendiamo: la vanità (e in questo caso anche l'avidità). Ma certamente non basta a spiegare tutta l’invidia che la regina prova nei confronti di Biancaneve. Purtroppo alcune scelte riguardanti la riscrittura del testo originale ripagano un po', soprattutto per quanto riguarda i nani. Riassumiamo: Cucciolo non parla perché ha paura, Brontolo non è capito da nessuno, Dotto conosce bene tutte le pietre, Pisolo soffre di narcolessia, Eolo starnutisce continuamente a causa dell’allergia, Gongolo ha una forte stima della sua bellezza, Mammolo è solo timido.

Detto questo, nel cartone del ‘38, quando Biancaneve viene lasciata libera nei boschi dal cacciatore che non riesce a ucciderla, inizia ad avere visioni e immagina il bosco che la voglia prendere e che la catturi (a causa dei suoi vestiti larghi che restano impigliati), qui invece la foresta è veramente cattiva e vuole prenderla e farla sua per non parlare del fatto che il cacciatore, nel famoso film d’animazione, mette il cuore di un animale (un cerbiatto mi pare) nel cofanetto mentre qua mette una mela. Un'altra scelta diversa dal lungometraggio che ha segnato l’era dei lungometraggi a colori e sonori nella Disney non apprezzata è quella riguardante la casa dei 7 nani: nel cartone animato la casa è praticamente distrutta, sporca e disordinata, qui è perfettamente pulita e in ordine. Biancaneve (nel primo adattamento) arriva e dopo aver pulito, sale le scale e si addormenta (lasciando la luce accesa) e infatti, al ritorno, i nani hanno paura di chi potrebbe esserci in casa. In questo caso i nani non la conoscono finché non entrano nella stanza. Il problema, tuttavia, è che quando entrano in uno di loro esclama "Ma non c'era più polvere?" e gli altri rispondono "È solo una tua impressione" ok ma...la casa era oggettivamente molto pulita nella scena prima e non mostrava nemmeno un briciolo di polvere.

Nel film d'animazione del 1938 Cucciolo non parla, ma qui viene scelto di farlo parlare, sconfiggendo così la sua paura di propiziare parola alla fine del film.

Se prima abbiamo parlato di "casting sbagliato per quanto riguarda le descrizioni" c'è un'altra critica da lanciare su Rachel Zegler: ha girato l'intero film con due sole espressioni che si alternavano costantemente. Ne avete vista una terza? Be’, è perché Rachel Zegler stava passando da espressione 1 a espressione 2. Per l'amor del cielo, ci sono quelli che ne usano solo una e vengono acclamati, ma usando solo due espressioni per un film di 100 minuti...e ancora parlando di "casting" (se è quello di cui sto per parlare), credo non abbia capito nemmeno la Disney se volevano rendere animali fatti in CGI realistici o umani. Rimuovono la scena in cui gli animali lavano la casa dei 7 nani con Biancaneve per farli sembrare realistici, ma poi mettono gli animali che aprono le porte e salutano...OK DISNEY.

Oltre a tutto questo ci sono poche ragioni in cui questo film si salva: la scenografia e i costumi. Decisamente troppo poco considerando i 200 e passa milioni spesi per realizzarlo.

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