Regia di Richard Linklater vedi scheda film
se solo le nostre commedie riuscissero a colpire in maniera così feroce, ma con lo stesso amore provato da linklater, saremmo a cavallo della tigre un'altra volta.
in questa estate per fortuna non caldissima, fino ad ora, stitica di uscite, sono stato spinto a vedere il nuovo film di linklater, di cui non sono un gran fan. critiche entusiaste(iche)...
non leggo nulla sul film , come mi capita ultimamente, se non di sfuggita alcuni titoli su internet che ne parlano benissimo e lo spingono molto.
la storia del professore di filosofia che spinge a vivere e non rimanere chiuso nel proprio guscio, salvo poi essere preso per il culo dai suoi studenti e anche dalla propria esistenza, per via della vita che conduce.
scuola, casa, gatto e civic elettrica.
il professore si diletta pure di elettronica e lavora per il dipartimento di polizia, e un giorno gli viene chiesto se vuole entrare in azione, per sostituire temporaneamente un collega sospeso.
e così il professorino sfigatiello, che nasconde il suo fisico fisicato, sotto orrende polo incolori, calzoni al ginocchio e scarpacce sformate senza una moda con calzino grigio e/o beige alla caviglia, accetta e come per incanto mentre è a confronto con l'assassino in fieri, subisce una trasmutazione, come l'agente sotto copertura fosse sempre stato nascosto sotto quel triste camouflage da gattaro, con matrimonio finito male ed ex moglie che sta avendo un figlio dal nuovo compagno.
TAAAAC e ciò che va insegnando, eccolo che fiorisce sotto gli occhi sognanti di un florilegio di rancorosi avatar che ce l'hanno con mogli, padri, madri, compagni, colleghi, amanti e l'umana insoddisfazione tutta e confidano in un qualcuno che li sollevi dal fastidio.
sembra andare tutto bene, e anzi il professorino è bravissimo e da nerd precisino, ogni volta si studia un tipo particolare di sicario, per rendere più (in)credibile al depresso di turno, talmente accecato dal suo odio verso l'altro, che il suo sogno finalmente diventerà realtà, in un mondo che finalmente assomiglia a quello che sogna.
talmente perfetto per la società che sognano, che lo portano addirittura in tribunale, sperando di sfangarla, usufruendo di una difesa che non tenta nemmeno di giocare la carta della semi infermità, ma gli avvocati giocano esclusivamente la carta della truffa.
chi ha pagato per far uccidere dovrebbe essere assolto per truffa.
non siamo nemmeno più dalle parti di ANATOMIA DI UNA CADUTA, dove la moglie si crede colpevole, perchè non ha gli atteggiamenti e le espressioni lacrimevoli che ci aspettiamo, qui abbiamo a che fare con uno preso in castagna che ha pagato un sicario per uccidere una persona, ma dovrebbe essere assolto perchè il sicario non è un sicario ed è stato truffato perchè ha pagato per una cosa che non sarebbe mai successa!!!
poi però arriva la bella ragazza, che non è come sembra o come vorremmo che fosse.
nella terra delle opportunità e dell'abbondanza tutto deve essere come da contratto, altrimenti troviamo pronto l'avvocato che ci difende non perchè la vita può essere una merda o siamo degli sfaticati o degli inetti, ma perchè non possiamo avere ciò che hanno anche gli altri.
essere pronti a pagare un sicario per liberarci dal fastidio di un tramite umano, per giungere alla nostra parte di opportunità e di abbondanza, non è più un crimine, se troviamo un bravo avvocato che ci fa credere che è vero.
e quindi poco importa se il professorino è palese che abbia il fisichetto reduce da TOP GUN e pronto per TWISTERS, perchè bastano una brutta polo sformata e dei cargo da 5 dollari per renderlo credibile, ed è vero,( anche se accostarlo a cary grant, è una boutade parecchio farsesca almeno per il momento), perchè è un killer perfetto per un qualsiasi randall o una non ben specificata janice che ti offre una barca per far fuori il coniuge.
ci credo perchè crederci mi permette di liberarmi di quella merda che ho sposato ed eventualmente entrare in possesso di una "barca" di soldi.
quello che il film ci dice non è niente di nuovo, ma con il tono leggero con cui lo racconta, suona ancora più stonato e tragicamente triste, soprattutto se ad allungare la busta col compenso sono persone che non entreranno mai in possesso di eredità finanziariamente ingombranti.
varcano una soglia cristianamente invalicabile, ma se ne lindano le mani, facendolo fare ad un professionista.
agli occhi del loro dio è sicuramente meno peccaminoso che permettere il matrimonio egualitario.
ciò che nonostante tutto non mi ha fatto apprezzare il film, è appunto il tanto decantato miscuglio di generi; noir, commedia, noir, commedia, noir, commedia e via così, anche se poi assistiamo ad un happy end che più nero non si può, degno appunto di certe commedie classiche alla cary grant.... e quel sorriso da mascellone anni 50 alla suburbicon, fa ben sperare.
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