Regia di Louis Malle vedi scheda film
Più che un Soffio al cuore, si tratta di un soffio di vita, leggero ma che ha la carica di un turbine candido e insieme birbante. Il bistrattato e indipendente Louis Malle affronta un tema spinosissimo, l'incesto tra madre e figlio, come uno sbocco (in questo caso) del tutto naturale tra due persone unite nello spirito, opposti complementari: il figlio Laurent (B. Ferreux, bravissimo) è già molto maturo per la sua età e la madre Clara (L. Massari, eccezionale) è consapevole, sinceramente affettuosa, dai liberi costumi e con un che di infantile nella sua maturità. Un'alchimia che arriva all'atto solo negli ultimissimi minuti di un progressivo sviluppo conoscitivo e psicologico, con totale semplicità e reso in modo eccezionale come un esito inevitabile, per piccoli passi, senza forzature, in un percorso che crea e descrive l'ambiente sociale e materiale, le avventure del ragazzo con i fratelli, i contrasti ribelli verso il padre Charles (D. Gélin, efficace), la carica vitale, sfacciata e scontrosa di un adolescente con una marcia in più rispetto al quoziente medio intellettivo (qualche schiaffo educativo però ogni tanto se lo sarebbe pure meritato). Sorprendenti anche la solarità e la libertà con cui viene trattata la sessualità anche nel quotidiano rapporto con il resto della famiglia, confluite in una liberatoria ed eloquente risata collettiva finale.
Non manca anche una frecciata contro la repressione istintuale della moralità religiosa nella scena della confessione: in una semplice ma chiarissima e razionale inquadratura vediamo, diagonalmente nella disposizione spaziale, da sinistra di spalle Laurent, in pantaloncini corti, nel mezzo di fronte a lui il reverendo Henri (ottimo M. Lonsdale) e a destra sullo sfondo una riproduzione adamitica dalla creazione di M. Buonarroti. Poco dopo, con l'allusione al sano sviluppo fisico, il prete misura con le due mani una coscia di Laurent facendogli i complimenti: una conferma del sospetto omosessuale già provato nella antecendete inquadratura.
Ottimo, infine, il personaggio della domestica Augusta ben caratterizzato da Ave Ninchi. 8
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