Regia di John Landis vedi scheda film
Fra il demenziale americano-parodistico (che si sarebbe concretamente sviluppato di lì a poco) ed il surreale, questo è l'esordio registico di Landis, nonchè attoriale poichè dentro al costume del gorillone c'è lui stesso. Film gradevole, povero di mezzi ma senza farlo sentire più di tanto, quasi esente da volgarità nonostante la 'ruota libera' di cui godono trama e dialoghi. Citazioni qua e là, dall'evidente King Kong al Pianeta delle scimmie a Blob, che il protagonista-scimmione va a vedere al cinema verso il finale del film. Poco più che un esperimento, ma dignitosamente riuscito.
Un gorilla della preistoria si risveglia nel ventesimo secolo, seminando morte e distruzione. L'unica che sembra simpatizzare per lui è una ragazzina momentaneamente cieca; al ritorno della vista, però, anche lei è terrorizzata. Ma lui ormai la ama.
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