Espandi menu
cerca
Si salvi chi vuole

Regia di Roberto Faenza vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 164
  • Post 16
  • Recensioni 11104
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Si salvi chi vuole

di mm40
4 stelle

Si salvi chi vuole potrebbe essere utilizzato come palese esempio di pellicola per la quale, dall'idea di base al risultato finale, tutto o quasi tutto il potenziale originale e interessante si è perso. Perchè dal soggetto del regista alla sceneggiatura di Vincenzo Caretti (autore anche dei primi, contemporanei lavori di Marco Tullio Giordana: Maledetti vi amerò e La caduta degli angeli ribelli) e dei giornalisti - allora entrambi di sinistra - Carlo Rossella e Antonio Padellaro fino alla realizzazione finale del film, pare evidente che sia svanita una serie di buone intenzioni di critica anti-borghese, anti-retorica e anti-ideologica. Più specificatamente, Si salvi chi vuole è anti-borghese nel ritrarre una famiglia benestante allo sfascio, anti-retorico nel mettere in scena le bassezze umane così come ci si propongono quotidianamente e infine anti-ideologico nel mostrare limiti e difetti di una contemporanea sinistra alle prese con l'evidente disparità fra ciò che proclama e ciò che in realtà fa. Ma l'analisi sociale e del nucleo famigliare in particolare è molto blanda e procede sostanzialmente per stereotipi; i limiti e le piccolezze umane sono fin troppo esplicitamente gettati sullo schermo (in particolare metà del film è letteralmente invaso da gratuite scene di meteorismo); la critica alla sinistra è, come ogni 'fuoco amico', fin troppo morbida e indulgente. Cosa si salva quindi di questo film, oltre a tanti buoni propositi? La risposta è semplice: la colonna sonora di Ennio Morricone, senz'altro; il tris di protagonisti formato da Gastone Moschin, Claudia Cardinale e Francesco De Rosa (bravo anche in un ruolo fortemente antipatico); qualche trovata qua e là (il Papa che gioca a tennis), ma è d'obbligo la constatazione che quel che si voleva/credeva satira graffiante è divenuto invece soltanto blanda goliardia. 4/10.

Sulla trama

Bologna. L'esistenza di Stefano, onorevole Pci, e della sua famiglia (moglie, figlio piccolo e figlia adolescente) viene sconvolta dall'improvviso arrivo di Poldo, strafottente napoletano sulla trentina nonchè nuovo fidanzato della figlia. Stefano si rende presto conto di non avere alcun potere in casa propria.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati