Regia di Erich von Stroheim vedi scheda film
È il miglior film muto di Erich von Stroheim dopo "Greed". Si tratta di un melodramma ambientato nella Vienna del 1914 che vede come protagonista Nicki, un principe squattrinato che si innamora di Mitzi, una ragazza del popolo fidanzata all'irruento Schani... Nicki avrà un breve flirt con Mitzi ma dovrà rinunciare al suo sogno d'amore a causa di un matrimonio combinato dalla sua famiglia con Cecilia, figlia di un ricco proprietario. La vicenda avrebbe dovuto svilupparsi in una seconda parte girata da Stroheim ma di cui il regista non ebbe il controllo in fase di montaggio, e che oggi risulta definitivamente perduta.
Il film è uno dei più classici e meno deliranti dell'autore, pur continuando la sua personale satira di un'aristocrazia decaduta e incapace di confrontarsi con una realtà sociale in rapido mutamento. Alcune sequenze, come quelle di Nicki e Mitzi in una carrozza ricoperta dai petali degli alberi di melo in fiore, potrebbero essere definite le più poetiche dell'intera opera di Stroheim; notevole anche la scena della processione del "Corpus Christi" che nella versione circolante è a colori e non in bianco e nero come tutto il resto. La ricostruzione in studio della Vienna della Belle Epoque è ancora affascinante, mentre nel cast si distingue lo stesso Stroheim con un'interpretazione misurata ed efficace che rende bene lo scetticismo del personaggio, una giovane Fay Wray che pochi anni dopo sarebbe diventata famosa con "King Kong" e Zasu Pitts che era stata la memorabile Trina di "Greed". Per gli amanti del cinema muto un film da non mancare; peccato che non si possa più vedere la seconda parte della storia.
Voto 9/10
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