Il cineasta ed ex biologo Luc Jacquet ha compiuto la sua prima spedizione in Antartide più di 30 anni fa, tornandoci ogni volta che gli era possibile. Questa attrazione per il continente ghiacciato è nota come il "morso antartico" ed è difficile da spiegare a parole. Durante il suo ultimo viaggio, Jacquet mescola poesia e monologo interiore per condividere i suoi pensieri e le sue emozioni sullo strano magnetismo emanato da questo continente in via di estinzione.
Luc Jacquet torna al polo sud. Lo fa partendo da una domanda che tutti potremmo porci pensando a questa sua ennesima opera su quello che lui stesso chiama il continente magnetico, l’Antartide: perché tornare ancora in un luogo così estremo?
Incuriosisce anche la scelta di utilizzare un bianco e nero perenne e costante. Lo fa forse con l’intento di non distrarre… leggi tutto
Luc Jacquet torna al polo sud. Lo fa partendo da una domanda che tutti potremmo porci pensando a questa sua ennesima opera su quello che lui stesso chiama il continente magnetico, l’Antartide: perché tornare ancora in un luogo così estremo?
Incuriosisce anche la scelta di utilizzare un bianco e nero perenne e costante. Lo fa forse con l’intento di non distrarre…
Tantissime novità, è vero, ma sono poche quelle che potranno davvero provare a rinverdire un botteghino (misero, è giusto ripeterlo) in cui ha spiccato, in questi giorni infrasettimanali, Kinds of…
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Commenti (1) vedi tutti
Un poetico e avventuroso viaggio verso le regioni più remote del Pianeta Terra e dell'animo umano. Visto a Cinemambiente 2024.
commento di scattincerti