Regia di Marc Turtletaub vedi scheda film
Film poetico, agrodolce, fantascientifico, senza troppo pretese, giusto così, puro e limpido come gli occhi di un alieno
Presentato al Festival Internazionale del Cinema di Roma, Jules si presenta come una commedia agrodolce, fantascientifica il cui titolo è il nomignolo dato alla creatura aliena che una notte con la sua astronave, precipita nel giardino di un anziano signore solitario di nome Milton.
Non è facile mantenere il segreto, Milton ha 78 anni, ha due figli, di cui soprattutto la figlia si preoccupa maggiormente di lui, e che qualche giorno ha dato segni di confusione o squilibrio mentale.
Come una ciliegina sulla torta arriva Jules: una creatura aliena che ascolta tutto, con i suoi grandi occhi sembra che ascolti e capisca chi gli sta parlando.
Alla fine Milton esce allo scoperto alle riunioni del comitato del suo quartiere portando curiosità in altre due signore anziane soprattutto.
Una buona regia, le storie si assomigliano tutto intorno a uno stato di senilità, queste persone anziane quasi nessuno le ascolta se non un alieno che gli dà conforto e compagnia.
Piccolo spoiler: perchè proprio i gatti? Jules Verne diceva che i gatti sono spiriti venuti sulla Terra, non a caso anche il titolo
(si accettano spiegazioni su questo)
Film poetico, agrodolce, fantascientifico, senza troppo pretese, giusto così, puro e limpido come gli occhi di un alieno
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