Regia di Dario Argento vedi scheda film
La filmografia degli albori di Dario Argento è impregnata del suo strabiliante modo di fare cinema. Il maestro dell'horror, con le sue inquadrature e quelle scene ad effetto che amplificano il fascino dei film del regista romano. Qui però la messa in scena è lenta e non crea l'attrazione dei due precedenti, costituiti con maggiore meticolosità. Ingegnoso, come sempre, il metodo di rivelazione dell'assassino che resta incerto fino alla fine. La fotografia inconfondibile di Franco Di Giacomo , insieme alle musiche ineccepibili di Ennio Morricone, rendono il film più prestigioso. Curiosa la presenza di Bud Spencer, nei panni di Diomede, ma gli attori sono sempre stati i co-protagonisti delle pellicole di Argento, al centro della scena resta sempre la trama e il suo svolgimento che, anche quando risulta essere lenta, come in questo caso, resta comunque affascinante. C'è stato e ci sarà di meglio ma anche di molto peggio.
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