Regia di Dario Argento vedi scheda film
Buone idee sia sul piano tecnico (Argento si procurò un apposita telecamera e lavorò le pellicole con una soluzione oleosa, ripetendo la scena della morte dell'assassino per ben due settimane, quanto al sonoro inserì addirittura un microfono dentro una chitarra per sperimentarne l'effetto acustico) che su quello narrativo (le quattro mosche di velluto grigio del titolo costituiscono un interessante finale e non mancano altre idee visionarie interessanti) ed una tensione costruita molto bene in alcuni frangenti fanno di questa pellicola un pezzo di cinema da apprezzare ma vengono decisamente annacquate in una sceneggiatura totalmente bacata che contiene anche siparietti semi-comici francamente evitabili (vedi le gag con il postino o i raccontini idioti dell'amico scrittore del protagonista) perché ridicoli. Probabilmente anche in questo caso le mezze stellette sarebbero state d'aiuto, film che comunque non mi sento di consigliare agli amanti del thriller ma al più ai cinefili.
Particolare e nel complesso buona.
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