Un soldato, ottuso e ignorante, sopravvissuto alla seconda guerra mondiale, continua a uccidere una volta finita la guerra. Quando provoca la morte di una guardia, viene condannato alla ghigliottina. Il suo difensore farà emergere durante il processo le responsabilità sociali dei suoi comportamenti devianti.
Note
Cayatte, giornalista e avvocato, al 13° film affronta il suo tema prediletto: il film è un appassionata requisitoria contro la pena di morte. Alle volte un po' didascalico, ma nel complesso un'opera avvincente. Scritto dal regista con Charles Spaak. Premio speciale della giuria a Cannes.
uno di quei signori film che ti fanno riconcigliare con la merda o la mediocrità che affligge i periodi in cui non si riesce ad imbroccare un film decente. e nel contesto parlo dei miei gusti. ci mancherebbe. vale la pena ricordare i dialoghi di un certo signor charles spaak(sarà mica il babbo della conduttrice di harem?...) gli attori tutti anche i figuranti. enormi financo alla carne… leggi tutto
Film anche interessante, ma recitato e diretto, alle volte in maniera troppo falsa e didascalica, peccato, l'agomento, la società, i brividi sarebbero tali da farne un manifesto, oltre che nel titolo. Ci sono due partecipazioni (una cooproduzione italofrancese.. all'epoca d'oro!!): Yvonne Sanson, nel ruolo della sorella prostituta, a dire la verità poco credibile.. e un buon Nazzari nel ruolo… leggi tutto
INGOIANDO L'ULTIMA VOCE TIRANDO CALCI AL VENTO VEDEMMO SFUMAR LA LUCE" Trovo appropriato citare Fabrizio per chiudere la mia "Trilogia dell' orrore" che non è piaciuta a nessuno, ma la mia coscenza mi ha…
Quarant'anni prima di "Dead Man Walking", arriva dall'Europa un grido ispirato e deciso contro la pena di morte, allora ancora vigente in Francia. Cayatte è stato spesso accusato di esprimere le proprie idee nel cinema con eccessivo didascalismo. Qui il regista francese non corre questo rischio, nonostante la forza dell'idea di partenza sia molto forte: bisogna abolire la pena di morte e…
Film anche interessante, ma recitato e diretto, alle volte in maniera troppo falsa e didascalica, peccato, l'agomento, la società, i brividi sarebbero tali da farne un manifesto, oltre che nel titolo. Ci sono due partecipazioni (una cooproduzione italofrancese.. all'epoca d'oro!!): Yvonne Sanson, nel ruolo della sorella prostituta, a dire la verità poco credibile.. e un buon Nazzari nel ruolo…
uno di quei signori film che ti fanno riconcigliare con la merda o la mediocrità che affligge i periodi in cui non si riesce ad imbroccare un film decente. e nel contesto parlo dei miei gusti. ci mancherebbe. vale la pena ricordare i dialoghi di un certo signor charles spaak(sarà mica il babbo della conduttrice di harem?...) gli attori tutti anche i figuranti. enormi financo alla carne…
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