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Quartet

Regia di James Ivory vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Quartet

di alan smithee
7 stelle

Nella Parigi degli anni '20, le vite di due coppie di ceto e culture differenti si incrociano interferendo, aiutandosi non senza interesse, affrontandosi a parole e fisicamente, mostrando una volta per tutte l'ineluttabile impossibile convivenza di due sfere sociali così diametralmente opposte.

Da un romanzo di Jean Rhys, la fedele ottima sceneggiatrice indiana Ruth Prayer Jabvdala, trae una testimonianza di costume d'epoca che una direzione accurata ed efficacemente di maniera, coerentemente laccata ad opera di un James Ivory che, assieme al produttore Ismail Merchant, darà vita per almeno tutti gli anno '80 e '90 ad un terzetto perfetto e fortunato, perspicace e particolarmente a suo agio nel negli adattamenti di romanzi d'epoca famosi (tra questi la trilogia su E.M. Forster iniziata col celebratissimo ed indimenticabile Camera con vista, proseguito con lo “scandaloso” Maurice e termnata con un riuscito, quasi perfetto Casa Howard), riesce ad anticipare appunto un epoca d'oro per gli adattamenti in costumi otto-primonovecenteschi.

Una donna francese, Marya, sposata con un mercante polacco dai modi truffaldini, viene ospitata nella casa di una coppia di facoltosi britannici di mezza età, tutti portesi a vincere la noia dividendosi tra i salottie ri ristoranti di grido nella Parigi euforica del Primo Dopoguerra.

La bellezza della giovane donna (una smagliante Isabelle Huppert dall'occhio azzurro oceano che abbaglia) la condurrà presto ad essere circuita dalle attenzioni del mellifluo e risoluto capofamiglia (Alan Bates, efficacemente ursino), insoddisfatto della vita piatta seppur apparentemente spumeggiante con la rassegnata moglie inglese (Maggie Smith, che con Ivory farà faville da Oscar in Camera con vista).

Ultimo elemento del quartetto, il seducente e scaltro marito della giovane, mercante d'arte e ladro quando l'occasione si presenta, è reso con efficacia dal tenebroso Anthony Higgins, un viso che comunica attrazione e diffidenza allo stesso tempo.

 

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