Albert Quentin, un maturo ufficiale in pensione, passa il tempo annoiandosi in un paesino della costa francese: l'arrivo improvviso del giovane, scapestrato e inquieto Gabriel Fouquet, sulle tracce della figlia da recuperare in collegio, gli dona un soprassalto di vitalità e l'ultima occasione prima di arrendersi definitivamente alla vecchiaia.
Note
Modesto e senza grandi ambizioni, un film solo parzialmente riscattato dalla presenza di grandi attori: il contrasto fra gli stili di recitazione di Gabin e di Belmondo ne rappresenta l'unico motivo di interesse. Senza guizzi la regia di Verneuil (_Noi gangster_, _Il clan dei siciliani_, _Il serpente_).
Voto 6/7. L’inizio è un po’ noioso, ma poi il film si riprende. Molto belli ed ispirati alcuni dialoghi. Gabin e Belmondo gigioni, ma avercene. [05.01.2009]
Voto 7. Dissento quindi dal giudizio della redazione, pur riconoscendo che il regista Verneuil e i due mostri sacri Gabin e Belmondo ci hanno offerto di meglio. Inoltre, deve essere certamente sconsigliabile una versione doppiata in italiano di questo film. Si tratta infatti della prima di innumerevoli collaborazioni tra Michel Audiard, geniale autore dei dialoghi, e Jean Gabin. Le battute fanno… leggi tutto
Film di buon livello, ma che non vivrebbe senza un protagonista carismatico come Jean Gabin, al cospetto del quale Belmondo (che pure il grande vecchio si prende sotto l'ala) fa la figura del pivellino. Inno sapiente e nostalgico contro il potere spegnente delle abitudini, che, come dice Gabin, "sono una lenta morte". leggi tutto
e ancora... - "Africa Strilla" (USA, 1946) ore 20:35 su Espansione TV (canale 19 DDT) - "Bagliori, fuoco dal cielo" ore 00:20 su Arturo (canale 221 DDT) - "i segreti della mente" ore 03:00 su Arturo (canale 221 DDT)
Film di buon livello, ma che non vivrebbe senza un protagonista carismatico come Jean Gabin, al cospetto del quale Belmondo (che pure il grande vecchio si prende sotto l'ala) fa la figura del pivellino. Inno sapiente e nostalgico contro il potere spegnente delle abitudini, che, come dice Gabin, "sono una lenta morte".
Nonostante la presenza di Audiard come sceneggiatore ed un nome più che rispettabile di regista come Verneuil, che io ho apprezzato diverse volte, volto, però, per lo più ad una cinematografia di azione, qui si adagia su un argomento crepuscolare, forse non nelle sue corde, malgrado un attore come Gabin. Ci sono degli show costruiti per i due attori protagonisti che allungano ed estraniano…
Voto 7. Dissento quindi dal giudizio della redazione, pur riconoscendo che il regista Verneuil e i due mostri sacri Gabin e Belmondo ci hanno offerto di meglio. Inoltre, deve essere certamente sconsigliabile una versione doppiata in italiano di questo film. Si tratta infatti della prima di innumerevoli collaborazioni tra Michel Audiard, geniale autore dei dialoghi, e Jean Gabin. Le battute fanno…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (2) vedi tutti
Due grandi attori,ma la storia procede troppo tra alti e bassi e convince poco.Voto 5.5
commento di ezioVoto 6/7. L’inizio è un po’ noioso, ma poi il film si riprende. Molto belli ed ispirati alcuni dialoghi. Gabin e Belmondo gigioni, ma avercene. [05.01.2009]
commento di PP