Regia di Fabio De Luigi vedi scheda film
A 50 km orari la strada scorre lenta e da modo di pensare al proprio percorso di vita. Una commedia leggera da vivere in sella al ciclomotore come da ragazzi.
Una scorribanda a cavallo dei mitici cinquantini - il sogno di chi appartiene alla generazione dei protagonisti - fa da base a questo slow road movie rurale, anche un poco di formazione, in cui due fratelli si ritrovano scorrazzando per le vie interne dell'Emilia, con un piccolo sconfinamento a fini affettivi. Il duo interagisce piuttosto bene e ci regala qualche momento divertente oppportunamente inframezzato da momenti più riflessivi, con la direzione di De Luigi fedele all'adagio che il viaggio è più importante della meta. Una commedia leggera che gioca sul tasto nostalgico, in cui non ci sono particolari invenzioni sceniche e la regia risulta scolastica, cosa che trasmette allo spettatore un senso di fragilità strutturale, ma il racconto funziona e dona spensieratezza, comunicando buone intenzioni e buoni sentimenti, senza eccedere negli zuccheri. Indovinato il finale. Meriterebbe mezzo voto in più solo per la sella doppia sul Ciao. Ciclomotorizzato.
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