Regia di Fabio De Luigi vedi scheda film
Un film da boomer ....
Due fratelli si rivedono dopo trent' anni al funerale del padre e riallacciano faticosamente i rapporti ... Fabio De Luigi scrive , dirige ed interpreta questo suo terzo film allentando un po' i toni comici a diluendoli con certe venature amarognole . L' originalità è quella che è : le cineteche sono piene di pellicole in cui il viaggio avventuroso rinsalda amicizie lesionate dalle incomprensioni o dal tempo . Qui ci si salva grazie al simpatico escamotage del viaggio fatto su vecchi motorini dell' epoca adolescenziale , due classici dei miei tempi come il Ciao ed il Califfone . Le discussioni e le ( dis ) avventure coloriscono naturalmente le varie soste che punteggiano il fin troppo lungo spostamento sulle belle strade secondarie romagnole . Ma tutto servirà a riavviare un dialogo , ad appianare divergenze sottaciute e a far maturare nuove convinzioni ai due protagonisti . E alla fine i più sentimentali apprezzeranno il piccolo twist che chiarirà che tutto è stato meno casuale di quello che poteva sembrare .
Nel film si percepisce bene l' ottimo feeling tra i due interpreti principali , che reggono tutta la trama sulle loro spalle . De Luigi riesce a trattenere la naturale esuberanza comica e ad essere piuttosto misurato . Stefano Accorsi si conferma pure qui un attore maturo , adatto a tutti i registri ancorchè poco utilizzato da certo nostro cinema , che forse non gli perdona gli esordi mucciniani . Alcuni brevissimi camei di volti noti costellano la pellicola : troviamo Paolo Cevoli , Marina Massironi , Vito e soprattutto uno spregevole Alessandro Haber . In sottofondo , colonna sonora accattivante di canzoni famose ( ma non famosissime ) degli Anni '80 . In conclusione , niente di straordinario ma una vicenda che è facilmente apprezzabile da quelli che hanno la mia età e che riesce ad alternare sorrisi ed emozioni in maniera piacevole . Lo premio con un 6,5 .
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