Due fratelli si ritrovano al funerale del padre dopo svariati anni di silenzio e, tra rancori passati e affetto sopito, affrontano un viaggio a bordo di due moto scassate che hanno costruito insieme quando erano ancora ragazzini.
Fabio De Luigi e Stefano Accorsi montano in sella a due motorini anni 80, si caricano a bordo tutto il peso del film per cercare reciprocamente la fratellanza perduta, portandosi appresso quel che resta di un Haber molto poco paterno.
A 50 km orari la strada scorre lenta e da modo di pensare al proprio percorso di vita. Una commedia leggera da vivere in sella al ciclomotore come da ragazzi.
De Luigi si divide dignitosamente per la terza volta tra regia e recitazione, confezionando una nostalgica commedia agrodolce sui rapporti familiari, il perdono e le seconde possibilità. Più amarezza che risate sincere, qualche lentezza nella parte finale. Buono il cast di supporto che vanta attori di gran mestiere come Haber e Accorsi.
Qualche sorriso lo strappa ma il film non è niente di che. Fabio De Luigi fa quel che può, sia come regista che come attore mentre Accorsi recita sopra le righe, come al solito. Mi fa sempre piacere sentire qualche sprazzo di slang "bolognese", ma non basta per dare la sufficienza. 2 stelle e mezzo.
Commedia sul valore della famiglia e la capacità di superare i rancori. Magari poco credibile ma sicuramente divertente. Accorsi spettacolare. Voto: 4 stelle (2024)
Due fratelli si rivedono dopo trent' anni al funerale del padre e riallacciano faticosamente i rapporti ... Fabio De Luigi scrive , dirige ed interpreta questo suo terzo film allentando un po' i toni comici a diluendoli con certe venature amarognole . L' originalità è quella che è : le cineteche sono piene di pellicole in cui il viaggio avventuroso rinsalda amicizie… leggi tutto
Alla morte del padre, Guido e Rocco si ritrovano dopo tantissimi anni. I due fratelli, sulla cinquantina entrambi, non potrebbero essere più differenti: estroverso il primo, introverso il secondo; sfuggente il primo, affidabile il secondo. I due, diffidenti inizialmente l'uno dell'altro, decidono di eseguire insieme l'ultima volontà del genitore: portare le sue ceneri a Cervia,… leggi tutto
Due fratelli si rivedono dopo trent' anni al funerale del padre e riallacciano faticosamente i rapporti ... Fabio De Luigi scrive , dirige ed interpreta questo suo terzo film allentando un po' i toni comici a diluendoli con certe venature amarognole . L' originalità è quella che è : le cineteche sono piene di pellicole in cui il viaggio avventuroso rinsalda amicizie…
Per Fabio De Luigi questa è la terza regia, a solo un anno di distanza dalla sua seconda prova, "Tre di troppo" con Virginia Raffaele. Qui è anche coautore della sceneggiatura, e divide la scena con Stefano Accorsi. Dalla visione del film emergono innanzitutto due ottime prove attoriali, molto omogenee fra loro, nel jazz si direbbe che c'è un grande interplay tra i due. In…
Una scorribanda a cavallo dei mitici cinquantini - il sogno di chi appartiene alla generazione dei protagonisti - fa da base a questo slow road movie rurale, anche un poco di formazione, in cui due fratelli si ritrovano scorrazzando per le vie interne dell'Emilia, con un piccolo sconfinamento a fini affettivi. Il duo interagisce piuttosto bene e ci regala qualche momento divertente…
Alla morte del padre, Guido e Rocco si ritrovano dopo tantissimi anni. I due fratelli, sulla cinquantina entrambi, non potrebbero essere più differenti: estroverso il primo, introverso il secondo; sfuggente il primo, affidabile il secondo. I due, diffidenti inizialmente l'uno dell'altro, decidono di eseguire insieme l'ultima volontà del genitore: portare le sue ceneri a Cervia,…
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AL CINEMA
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Commenti (8) vedi tutti
Un film da boomer ....
leggi la recensione completa di daniele64Fabio De Luigi e Stefano Accorsi montano in sella a due motorini anni 80, si caricano a bordo tutto il peso del film per cercare reciprocamente la fratellanza perduta, portandosi appresso quel che resta di un Haber molto poco paterno.
leggi la recensione completa di mimmovelvetA 50 km orari la strada scorre lenta e da modo di pensare al proprio percorso di vita. Una commedia leggera da vivere in sella al ciclomotore come da ragazzi.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria RiccardelliDe Luigi si divide dignitosamente per la terza volta tra regia e recitazione, confezionando una nostalgica commedia agrodolce sui rapporti familiari, il perdono e le seconde possibilità. Più amarezza che risate sincere, qualche lentezza nella parte finale. Buono il cast di supporto che vanta attori di gran mestiere come Haber e Accorsi.
commento di Fanny SallyNiente di nuovo e perlopiù noioso... Qualche momento divertente c'è ma non da giustificare i 106 minuti di visione.
commento di Aiace68Qualche sorriso lo strappa ma il film non è niente di che. Fabio De Luigi fa quel che può, sia come regista che come attore mentre Accorsi recita sopra le righe, come al solito. Mi fa sempre piacere sentire qualche sprazzo di slang "bolognese", ma non basta per dare la sufficienza. 2 stelle e mezzo.
commento di xale78xNonostante la poca originalità si lascia guardare senza pretese.
commento di gruvierazCommedia sul valore della famiglia e la capacità di superare i rancori. Magari poco credibile ma sicuramente divertente. Accorsi spettacolare. Voto: 4 stelle (2024)
commento di robynesta