Seguito di "Quando le donne avevano la coda", sceneggiato da Lina Wertmuller e diretto senza nessuna convinzione ancora da Pasquale Festa Campanile. Ambientato in una preistoria da fumetto, una tribù di cavernicoli decide di prostituire le loro donne nella speranza di un profitto economico.
Con tutto il rispetto per Festa Campanile (sia per la festa che per il campanile), per Senta Berger e per Renzo Montagnani (che strappa l'unica risata di tutto il film e sceglie un dignitoso suicidio), si tratta di una inenarrabile ed ignobile cazzata. leggi tutto
Buzzanca, Montagnani, Adorf, Toffolo: esauriti i motivi per vedere questo film in un pugno di nomi, rimane da capire perchè si sia deciso di dare un seguito a Quando le donne avevano la coda (1971), sempre perpetrato ai danni del pubblico da Pasquale Festa Campanile, regista noto per le sue farsette in odore di erotismo (a volte anche qualcosa di più che il semplice odore).…
Con tutto il rispetto per Festa Campanile (sia per la festa che per il campanile), per Senta Berger e per Renzo Montagnani (che strappa l'unica risata di tutto il film e sceglie un dignitoso suicidio), si tratta di una inenarrabile ed ignobile cazzata.
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Commenti (2) vedi tutti
Si tenta di far ridere sfruttando il cavernicolo stupido,premio la fantasia ma il film non va oltre il 5.
commento di wang yu