Regia di Edward Dmytryk vedi scheda film
Insieme a un cast di grande pregio, Dmytryk sciorina tutte le chimere morali e le congetture morbose della infida borghesia americana. Ne esce fuori un melodramma didascalico e sovreccitato, sempre trascinante sul piano emotivo e con una certa ricercatezza anche a livello scenografico. Il perno del racconto sta sempre nell’eterna lotta fra libertà e sottomissione, con un impiego eccessivo del parlato e una certa cura nella caratterizzazione dei personaggi. Di strisciante perfidia Bette Davis.
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