Regia di Vincent Perez vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE
Nella Parigi di fine '800, le vite di due persone apparentemente distanti una dall'altra sono destinate ad intrecciarsi in modo clamoroso e foriero di eventi e situazioni a loro malgrado fo travolgenti. Da una parte troviamo un maestro d'armi ed abile spadaccino, assoldato da diversi sfidanti che, anche per futili motivi, si sfidano in duelli mortali per la salvaguardia del proprio onore vilipeso.
Dall'altra i destini di una coraggiosa femminista in lotta per l'affermazione della figura femminile all'interno di una società maschilista e retrograda.
Le donne, i cavalier, l'arme e gli amori nel quarto film da regista del noto ed affascinante attore Vincent Perez, impegnato in un film di costume forte di un budget da oltre 11 milioni di dollari, interessante e spavaldo incentrato sull'onore e l'usanza dilagante per i duelli che, attorno al 1890, stava diventando in Francia una modalità sin troppo abusata per potersi rivalere su un nemico, anche per il regolamento di futili questioni, nel periodo cruciale del passaggio dell''arte del combattere dal metodo dell'arma bianca, alla polvere da sparo.
Tra gli interpreti di rilievo, segnaliamo curiosamente la presenza dell'attore francese, ma di evidenti origini marocchine, Roschdy Zem, chiamato ad interpretare il maestro d'armi in questione, senza la necessità di chiarire la questione delle proprie palesi origini, ma questione piuttosto insolita e curiosa, qualora rapportata all'epoca in cui è ambientata la vicenda.
Gli tiene testa in modo assai spavaldo la disinvolta e dinamica spilungona Doria Tillier, mentre lo stesso Vincent Perez si ritaglia il ruolo di un determinato nobile proteso a tutti i costi a vincere la sfida. L'altrettanto bravo e noto Damien Bonnard invece veste i panni, decisamente più codardi, del vigliacco sfidante della energica protagonista di cui sopra.
Il film vive anche di una ricercata ambientazione, ed appare in grado di tenere desta l'attenzione grazie a duelli piuttosto incalzanti, al punto da risultare, a fine visione, più interessante e curioso, che realmente riuscito e fondamentale.
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