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Quadrophenia

Regia di Franc Roddam vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Quadrophenia

di mm40
8 stelle

Jimmy è il malessere giovanile e generazionale (non per nulla la sua serata decolla su My generation degli Who), ma non solo il suo: si porta addosso un male (di vivere o meglio di non poter vivere, non come lui vorrebbe) che è proprio di un periodo della vita di qualsiasi essere umano, quello che corrisponde all'uscita dall'adolescenza e all'entrata contemporaneamente nel mondo degli adulti. Jimmy ha una purezza e un'ingenuità che non lo rendono capace di sentirsi parte di nulla di ciò che sta vivendo. La sua è una vita ingiusta e meschina, sezionata in quattro facce ben definite: il lavoro (noioso e inconcludente), la famiglia (disinteressata di lui e attaccata a valori in cui Jimmy non si riconosce), le ragazze (l'unica che davvero gli piace non lo ricambia adeguatamente), gli amici (lo abbandonano nel momento più difficile e il migliore amico gli soffia pure la ragazza). Quattro diverse ragioni per cui Jimmy non si sente nessuno. ("Bisogna essere qualcuno, altrimenti è meglio buttarsi in mare!", confessa a un certo punto). E nessuno infatti si suicida su quella Vespa lanciata nel vuoto delle scogliere di Brighton, inequivocabile simbolo di una ritrovata libertà nell'annullamento, nella negazione delle convenzioni, delle abitudini, degli stimoli, della morale dei ceti mediobassi. Ben diretto, con una spiccata predisposizione per il pianosequenza (comunque mai fastidioso) e un'esaltante, ineguagliabile prova di Daniels, due ore senza cali di ritmo per un quadro sociale di un'Inghilterra delle classi popolari anni '60 molto efficace (e in linea con il Free cinema inglese di quel periodo, sigillato dal marchio 'ribelle' e anticonformista dell'opera di John Osborne Look back in anger); in tale contesto le musiche degli Who sono semplicemente perfette, molto presenti senza prendere mai il sopravvento. Sceneggiatura del regista, Martin Stellman, Dave Humphries e Pete Townsend (chitarrista della band, nonchè primo ideatore del soggetto della storia); in un ruolino c'è anche il giovane Sting. Producono gli stessi Who, da pochissimi mesi peraltro orfani del geniale batterista Keith Moon. 8,5/10.

Sulla trama

James Michael Cooper (Jimmy), ventenne londinese, fattorino di una ditta, nei weekend si muove verso Brighton in Lambretta con gli amici mods per strafarsi di anfetamine e fare risse. Durante una di queste trasferte viene arrestato; rilasciato, la famiglia lo caccia di casa, mentre la ragazza di cui è innamorato non lo ricambia e gli amici lo lasciano solo. Jimmy molla il lavoro, ruba uno scooter e decide di farla finita in maniera spettacolare.

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