Regia di Hou Hsiao-hsien vedi scheda film
L'ho visto per la prima volta proprio ieri, quindi nell'anno 2011, da cui proviene la voce narrante. Riguardo al fatto che non paia davvero una vicenda ambientata nel passato, verrebbe da dire: ma cosa è cambiato, nel mondo e nel cinema, nell'ultima decade? :-) O forse era lo stile di Hou ad essere "in anticipo sui tempi"? Non credo proprio...Anzi, penso che il regista di Taiwan abbia fatto passi da gigante negli ultimi anni, come dimostra l'ispiratissimo Three Times di qualche anno fa. Questo Millennium Mambo specula oltre il dovuto sul piano-sequenza, sulle scenografie "al neon" come in Wong Kar-Wai, su un'incessante accompagnamento techno-house, sui canovacci abusati della gioventù bruciata e del melodramma. Apprezzabile invece la struttura anti-narrativa, piena di ellissi, leggeri sfasamenti fra voce off e immagini, tempi filmici legati all'umore della giovane protagonista, un po' come in "Vivre Sa Vie" di Godard. Anche qui c'è un personaggio (Vicky), che è il fulcro di ogni scelta narrativa: quando prevale la passione erotica, la vediamo assieme al maniaco Jack; quando ha bisogno di qualcuno che la protegga, ecco che compare il maturo gestore del locale; quando è serena, la vediamo in compagnia dei fratelli giapponesi, in mezzo alla neve e ai manifesti cinematografici (splendida l'ultima sequenza). Peccato che il film difetti di introspezione psicologica (o presumibilmente la rifiuti a priori), tanto da rendere difficile l'mpatia con lo spettatore. E anche tutto il furore dell'adolescenza viene un po' neutralizzato dall'eleganza formale.
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