Regia di Ken Hughes vedi scheda film
Regia discreta e buona suspense, per un tipico film giallo/spionistico anni '70. Coburn, tuttavia, con i baffi rende meno, perchè gli si vedono di meno le espressioni della bocca. E' però un film gelido e cinico, che descrive il mondo del potere come un luogo dove l'umanità e la lealtà non abitano più. L'unica che si salva è la giornalista, la quale però si innamora dell'uomo più sbagliato che poteva: egoista ed opportunista, la usa e poi la getta. E' anche un film di sinistra, che parla di poteri finanziari, di finanziamenti segreti a giunte militari, e dello sfruttamento dell'inflazione da parte dei ricchi. Cose verissime e sicuramente negative, ma l'ideologia con le quali vengono enunciate me le rende antipatiche. E' un film ben fatto, ma lascia l'amaro in bocca per il deserto umano che rappresenta. Agghiacciante il massaggiatore omosessuale e la scena dell'omicidio della ragazza sotto la doccia.
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