Regia di Ken Hughes vedi scheda film
In tempi di Watergate e con sindrome postkennedyana al suo acme ci vuole un regista esperto come Ken Hughes a cercare di sdrammatizzare(relativamente) il tutto dalla vecchia Europa con un film retto da un'impalcabile meccanismo ansiogeno a prima vista infallibile.Proprio per appuntare un meccanismo a cascata(spia in incognito per aspirare ad incarico importante deve eliminare quattro altre spie che non si conoscono tra di loro e la sua idea è che si eliminino l'una con l'altra) ci vuole un po'di tempo per entrare nella lunghezza d'onda del film ma una volta attratti dalla forza centripeta dell'intrigo ormai messo in moto il divertimento è assicurato.E ci dimentichiamo sia del Watergate che delle inquietudini postkennedyane.Questo è un film a suo modo schematico che si specchia nel proprio meccanismo e che in fin dei conti permette di essere seguito(e anche gradito) con il minimo sforzo.E c'è da rimarcare il fatto che comunque il James Coburn degli anni '70 e che riesce a ordire le sue trame usando solo gli squilli del telefono non muovendosi da casa.Lui muove le sue pedine su un infernale scacchiera seguendone i movimenti semplicemente contando gli squilli del telefono.Film scritto da Barry Levinson e Johnathan Lynn (basandosi su un romanzo) che poi troveranno la loro strada da registi con alterne fortune ....
la regia non è propriamente il massimo
eccellente
sempre un bel vedere
non male
discreto
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