Regia di Lori Evans Taylor vedi scheda film
Prevedibile horror destinato a un pubblico di tutte le età. Dirige, per la prima volta, una produttrice/attrice di opere destinate al piccolo schermo.
Julie (Melissa Barrera) non riesce a dimenticare di aver perso un bambino appena nato. Nemmeno quando quattro anni dopo, di nuovo incinta, assieme al fedele marito Daniel (Guy Burnet) si trasferisce a vivere in una nuova casa. A gravidanza avanzata manifesta sintomi definiti clinicamente come conseguenza di un'abrupto placentae, ragion per cui le viene imposto assoluto riposo: sino al parto dovrà restare immobile 24 ore su 24 nel letto, con unica eccezione per espletare i bisogni fisiologici. Siccome Daniel è costretto ad assentarsi per lavoro, viene assunta una badante (Edie Inksetter), con l'incarico di prendersi cura di Julie. Ma la situazione ben presto si fa drammatica. Julie, già sofferente di dissociazione mentale (o psicosi post-parto), inizia ad avere strane visioni, in particolare nota intorno (e dentro) casa un bambino piccolo la cui età corrisponde a quella del precedente figlio, morto appena nato. Il marito inizia a temere per la sua salute mentale, ma in realtà entità spiritiche sono ospiti della struttura, legate a quel luogo per via di un fatto di sangue avvenuto negli anni Settanta.
"Le madri portano il fardello della perdita dalla notte dei tempi. (...) Il dolore di una madre è una cosa potentissima."
(Delmy/Edie Inksetter)
Esordio poco convincente, dietro la macchina da presa, da parte della produttrice/attrice Lori Evans Taylor, anche autrice di una sceneggiatura prevedibile, ricalcata sul modello di una lunga serie di horror molto migliori e più interessanti. L'originalità non è proprio tra le sue doti, ma purtroppo anche a livello tecnico Bed Rest (distribuito in Italia come Riposo forzato) ha ben poco da offrire e quel poco giunge una ventina di minuti prima della fine, subito surclassato da una (lieta e pietosamente cattolica) conclusione che assume il risvolto di favola per bambini. Tre o quattro indisponenti botti sonori, inseriti per causare pavloviani jumpscares nel vano tentativo di risvegliare lo spettatore dal torpore indotto dalla performance di una interprete (Melissa Barrera) depressa e deprimente, non sono sufficienti a far tenere desta l'attenzione su questo melodramma di routine, diretto sottotono da una regista che gioca con stranoti cliché horror senza sfiorare nemmeno lo standard di un anonimo TV movie. Bed Rest non fa riflettere, ha poco da dire, non si pone in difesa della categoria femminile e non assolve nemmeno il compito di banale intrattenimento. Quanto a paura, a suo modo mette i brividi: basta pensare che un film come questo abbia letteralmente fatto il giro del mondo, essendo stato distribuito in ogni angolo del pianeta.
"Prima del 1900 la stragrande maggioranza delle puerpere, in Europa e nel Nord America, veniva assista durante il parto da altre donne – genericamente levatrici, ma qualche volta vicine di casa o "anziane" del paese. [...] I medici erano di norma assenti dalla scena del parto, salvo che nelle famiglie dell'aristocrazia."
(Edward Shorter)
Trailer
F.P. 28/07/2023 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 90'12") / Date del rilascio: USA, 07/12/2022; Kazakistan e Russia, 08/12/2022; Taiwan e Vietnam, 10/02/2023; Grecia e Paesi Bassi, 16/02/2023; Canada, 24/03/2023; Brasile e Messico, 27/04/2023; Germania, 15/06/2023; Italia, 28/06/2023; Spagna, 06/07/2023; Turchia, 29/09/2023
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta