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Mob Land

Regia di Nicholas Maggio vedi scheda film

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Ted_Bundy1979

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La recensione su Mob Land

di Ted_Bundy1979
6 stelle

Sai cosa hanno in comune le piccole città? Tutto."

"Siamo soltanto masse di materia destinate a toccarsi l'un l'altra, magari solo di gomito. E a finire per schiattare. Magari uccise"

Clayton Minor/Stephen Dorff 

 

Niente di eccezionale ci mancherebbe, ma buon esordio di Nicholas Maggio, che pur con un budget ridotto prende sul serio il genere cioè il noir, e fa bene. La storia e il tenore generali sono cupi e senza speranza alcuna di possibili redenzioni dalle proprie terribili azioni, compiute perché vi si è costretti da un infernale precipitare, avvolgersi degli eventi come per il protagonista Shelby(Shiloh Fernandez), che compie una rapina per motivi economici e di salute(il parkinson incipiente), onde assicurare un futuro alla giovane moglie Caroline/Ashley Benson, e alla figlioletta. O chi perché non crede in niente e teme più nessuno, come il sicario"filosofo" della mafia di New Orleans Clayton Minor, interpretato da Stephen Dorff, che nel suo ruolo nero sovrasta nettamente ogni altro nome presente nel film, compreso John Travolta nella parte con minore minutaggio dell'avveduto e saggio sceriffo locale Bodie Davis, in uno dei suoi tanti ruoli in "modalità Nicholas Cage" degli ultimi vent'anni.

Il tutto viene ambientato in una piccola cittadina remota di provincia, ovviamente dal nome talmente generico e di fantasia per il Sud, '' Dixie", che si trova ad affrontare la ormai famosa per le tante serie tv e film, epidemia di dipendenza dall'utilizzo degli oppioidi anti-dolore all'ossicodone. Che saranno protagonisti anche per la rapina proposta a Shelby dal cognato Trey, fratello della moglie Caroline, un altro "ritrovato" presente nel cast da tanto cinema di genere, Kevin Dillon. La sceneggiatura, pur all'interno di ormai obbligati convenzionalismi dopo milioni di film con le stesse idee e motivazioni personali, è ben scritta e offre almeno due ma anche tre, possibili sorprese negli ultimi venti minuti. Anche se una delle decisioni senza "strada di ritorno" da parte di Clayton Minor è stranamente compiuta "troppo tardi", rispetto al senso e al contenuto che così invece avrebbe avuto. Bella la apparizione inizialmente di tre quarti dal sedile posteriore di un enorme SUV Chevrolet Tahoe nero, di Robert Miano nella parte dell'ottantenne boss Ellis. Un attore molto rappresentativo nella parte di mafiosi, per cinquant'anni di titoli anche famosi e rappresentativi del genere non solo al cinema, ma anche in tv, e di Timothy V. Murphy come Ben, il dissacrante ed ironico vicesceriffo.  Studiata la non dozzinale fotografia che fa risaltare i toni di rosso ad "hoc" posizionati nel corso del film e che riprendono il logo del titolo, oltre che i titoli di testa e coda, come nella accesa camicia rosso vermiglio di Travolta.

 

Ted_Bundy1979

 

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