Regia di Joseph Losey vedi scheda film
Con Eva, Losey affronta ancora le relazioni umane, di coppia: uno scrittore fallito e imbroglione viene attratto dalla prostituta Eva, che si rivela femme fatale e per colpa sua induce la moglie dello scrittore a suicidarsi. Losey anche qui non bada tanto all'azione, all'intreccio serrato, ma agli ambienti, agli oggetti, alla messinscena, alla cura simbolica, alla inconsistenza dei personaggi, vanesi ed egoisti (forse l'unica eccezione potrebbe essere Francesca, la moglie che veramente vorrebbe la sincerità e l'amore, anche se da un poco di buono). Eva è imperfetto, a volte l'attenzione si slenta ed è stato manomesso dalla produzione, eppure la tecnica e l'intento morale (attenzione alla circolarità della cornice che richiama la Genesi biblica), anche vagamente subdolo, lo riscattano. 7 1/2
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