Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Farsuccia in salsa erotica figlia dei suoi tempi: il cinema italiano si rivolge alle prurigini degli spettatori con la scusa della 'analisi di costume' (qui chiaramente quello sessuale), ovvero compie l'ultimo passo in vista delle commedia eroticodemenziale, sguaiata, volgarotta, burina e fine a sè stessa. Giuffrè, circondato da belle donne (Tina Aumont, Marilù Tolo, Adriana Asti), è il protagonista unico e indiscutibile: eppure sulla locandina del film, aggiornata alcuni anni dopo, il suo volto viene semplicemente ad affiancare quello di Lino Banfi, qui ancora alle prime partecipazioni e confinato in un ruolino secondario (tant'è vero che compare per la prima volta solamente a tre quarti d'ora di pellicola). Sceneggiatura del regista e di Mario Amendola, coppia affiatata ma certamente non in grado di garantire eccellenti qualità; particina anche per Enzo Cannavale; qualche nudo francamente inutile ed una visione del sesso che non riesce ad emanciparsi dalla prospettiva da barzelletta. 3/10.
Napoletano che vive 'arrangiandosi' viene assoldato da un marito insoddisfatto per 'curarne' la moglie andando a letto con lei; la cura funziona e la coppia ricomincia a fare sesso. Il napoletano decide di improvvisarsi sessuologo e risolvere i problemi di molte altre coppie...
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