Regia di Ken Russell vedi scheda film
Il film vero e proprio di Russell che lo ha messo in luce, insieme a lui ci sono Glenda Jackson. Oliver Reed e la conferma di Alan Bates. Un regista che è stato in quegli anni un emblema, che però dopo ha ecceduto in effetti e storie, oltrepassando il passabile, anche stilisticamente.
Qui siamo nel 1969, argomento derivante dalla situazione culturale del 1968, un femminismo raffinato e non fine a sé stesso, una situazione di coppia dove il maschio soccombe. Il romanzo di Lawrence fa da canovaccio, ma è anche simbolicamente valido, dato che lo scrittore scosse fortemente l’epoca vittoriana Un rapporto a quattro, gestito con tutti i significati che si possono scambiare.
Un ‘ambientazione perfetta ed una aderenza degli attori che difficilmente riavranno altre occasioni simili.
Colpisce ed è vincente la personalità interpretata dalla Jackson; la scena che colpisce fortemente è la lotta nuda fra Oliver Reed e Alan Bates, in profumo di scandalo.
Una trma complessa psicologicamente ma che prende fortemente
La regia che lo rese famoso, e continuo per qulache film ancora fino ad andare oltre il seminato
La grande rivelazione del momento, una sensualità forte e diversa, che esprimeva da un corpo non di bambola ma di donna intellettuale,e questo contribuì a renderla ancora più forte
Ruolo che lo impose alla platea intenazione, rilavoò con Russell ne i I Diavoli, ma dopo, benché il suo volto era, cinematograficamente, fortemente importante, decade in film non al suo livello
E' rimasto sempre una ttopre di livello ottimo, scegliendo un cinema di qualità fino alla fine
Il ruolo di Ursula, scompare un po' dio fronte agli altri giganti
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