Regia di Mario Soldati vedi scheda film
Soldati viene chiamato a girare un film sulle vicende di Fra' Diavolo e, va riconosciuto, impegna tutto il suo mestiere per fare il meglio possibile; ma si tratta comunque di un prodotto che mira più al pubblico (intrattenimento, azione, sentimenti) che all'arte, nel quale il sorriso piacione di Amedeo Nazzari sguazza senza posa e la prospettiva storica (l'invasione francese a Napoli) passa in secondo piano, focalizzando piuttosto la narrazione sul fascinoso protagonista. Già Zampa, nel 1942, aveva realizzato un Fra' Diavolo: forse anche per questo viene scelto qui un altro titolo, che aiuta inoltre a tenere le distanze dal raffazzonato prodotto di otto anni prima; a scrivere Donne e briganti ci si sono messi in quattro: oltre al regista, Nicola Manzari, Vittorio Nino Novarese e Pierre Lestringuez. Il volto del divo Nazzari è l'elemento di richiamo al centro della pellicola; al suo fianco ci sono, fra gli altri, Paolo Stoppa ed Enrico Viarisio; purtroppo anche qui, come nel lavoro di Zampa, il finale rassicurante non corrisponde alla realtà storica, ulteriore conferma dell'intento 'leggero' della pellicola. 5/10.
Le vicende di Fra' Diavolo (fine XVIII-inizio XIX secolo), spina nel fianco dell'esercito francese impegnato nella conquista del Regno di Napoli.
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