Regia di Jean-Jacques Beineix vedi scheda film
Betty Blue, uno dei titoli più noti di J.-J. Beineix, ha avuto il suo giusto successo di pubblico ma anche qualche critico che ha storto il naso. Personalmente lo considero uno dei migliori film degli anni '80: è una notevole storia d'amore totale, una passione che riempie l'animo e trascina il corpo, è il sentirsi l'uno parte dell'altra, contro ogni avversità della vita, alla ricerca della propria affermazione e di un paradiso terrestre. L'ostacolo decisivo però arriva dall'interno: la follia spezza la comunicazione facendo capitolare gli eventi nel baratro.
Lo stile del regista francese è solo apparentemente invadente (come alcuni hanno detto). La sua notevole abilità nei movimenti, nella saturazione dei colori (stupendi e penetranti), nella modellazione dei personaggi (ottimamente interpretati da tutto il cast), non fa pesare minimamente la lunga durata del film (178 minuti), che scorre immerso in gustosi contrasti di tono, dal melodrammatico, al grottesco, al comico, dall'aggressività alla dolcezza, caratteristiche che a volte convivono nella stessa sequenza creando un mix originale e intelligente. Il gusto estetizzante è ben adattato alla materia, si respira la gioia di una vita all'insegna dell'esplosione erotica senza gratuite provocazioni, dove nudi integrali e amplessi trovano la loro intrinseca naturalezza, e annientano in partenza ogni ipocrita, assurda e stupida accusa di scandalo.
Di successo anche la musica piacevole di Gabriel Yared, pur se oggi un po' datata.
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