Regia di Fulvio Marcolin vedi scheda film
Dall'estremo sud, Vincenzo si trasferisce a Torino insieme alla sorella Annunziata. Il boss Paternò protegge entrambi e affida a Vincenzo un 'lavoretto' in Francia. Al ritorno, l'uomo trova la sorella impegnata come spogliarellista da night club: Vincenzo si mette contro Paternò.
L'unico motivo di interesse che può ispirare la visione di questa modestissima pellicola è la firma di Rodolfo Sonego sul soggetto; ma la sceneggiatura sviluppata dal regista Fulvio Marcolin e da suo fratello Giamberto non deve avere soddisfatto granchè Sonego. In effetti il suo nome pare esagerato, in tanta miseria di mezzi e in un'opera così approssimativa, un lavoro di serie C insomma; non è difficile comprendere perchè Marcolin, che qui esordisce dietro la macchina da presa, non abbia più diretto altri film. In precedenza assistente di Gian Luigi Polidoro, il Nostro tornerà a fare da assistente (a Sordi, a Tonino Cervi) anche in futuro. Gli amici degli amici hanno saputo è uno spaccato di vita criminosa quotidiana che ben si inserisce nel momento contemporaneo del cinema italiano, con l'esplosione del filone poliziottesco in atto e l'ascesa della violenza più brutale sul grande schermo; certe situazioni (incesto fraterno in primis) sono perfino esageratamente crude. Nel cast si salvano dall'anonimato in pochi, come Pino Caruso, Simonetta Stefanelli o Helene Chanel. 3/10.
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