Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film
AL CINEMA
Nella vita si può essere uomini di sabbia, ovvero farsi scorrere addosso ogni volontà altrui e apparire come un manichino al servizio di chi opera nell'ombra.
Succede questo al mite Pio (Pio D'Antini), futuro sindaco con passione per il canto ma inguaribilmente stonato, incalzato da moglie ricca e da una schiera di politicanti che agisce sottobanco usandolo come un burattino.
Oppure si può essere uomini di scoglio, come Amedeo (Amedeo Greco), ex galeotto e uomo un po' greve, schietto ma a suo modo onesto, che un anziano prete dinamico (Claudio Bigagli) rende autista del futuro sindaco, aprendo a quest'ultimo le porte per ribellarsi finalmente da quel giogo opprimente in cui vivacchia senza un minimo di orgoglio, personalità e libero arbitrio.
Il viaggio verso il sud a gestire le proprietà di un genitore defunto, metterà a stretto contatto i due, dando vita ad una coppia improbabile quanto assortita e comica. Diretti fiaccamente per la seconda volta dal regista di Zalone, Gennaro Nunziante, la coppia Pio e Amedeo ci riprova al cinema pur senza possedere, anche stavolta e non meno che nello sciapo Belli ciao (2022), i tempi necessari perché il loro prodotto non appaia altro che una serie di sketch disordinati e male assortiti.
Il cinema è da un'altra parte, purtroppo per loro, ma per fortuna se bisogna individuare le tracce di qualcosa che appartiene ad un altro modo di fare arte, comicità e comunicazione.
Battute al massimo carine per una scenetta (l'uomo preso in "ortaggio", anziché ostaggio, attraverso il lancio di verdure.... per citarne una), non sono sufficienti a salvare una operazione sguaiata e insieme così elementare da sembrare approssimativa anche in zona tv.
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