Regia di Ji-young Yoo vedi scheda film
TFF 41 - CONCORSO
Jay è una scrittrice di talento che, incoraggiata dal successo del suo primo romanzo, decide di dedicarsi anima e corpo alla scrittura, rinunciando all'insegnamento.
Il suo compagno, invece, si applica come professore di inglese fino a guadagnare l'opportunità di diventare il giovane rettore di una succursale di nuova apertura della scuola in cui lavora.
Il giorno in cui Jay scopre, dopo una visita ginecologica a seguito di un live malessere, di essere incinta, il mondo le crolla dinanzi.
La decisione di abortire la prende in modo risulti, sconcertando il suo compagno più per la risolutezza della decisione, che nel suo comunque discutibile intento.
Per una serie di circostanze, la procedura di aborto viene prima ritardata, poi un ripensamento fa si che la maternità non proprio agognata segua il suo corso.
Fino alle più drammatiche conseguenze.
In più di due ore e mezza, che tuttavia trascorrono veloci nonostante la quasi mancanza di azione, Birth riesce ad incastrare lo spettatore in una serie di egoismi che si scontrano con atteggiamenti opposti e devastano l'unione di una coppia a prima vista perfetta ed amgamata.
Il bravo regista Ji-young Yoo scaraventa lo spettatore addentro ad una intimità di coppia che vive di contrasti, di slanci di altruismo dell'uno cui si contrappongono decise prese di posizione ed auto-imposizioni dell'altra, volte a trovare il terreno più fertile per poter sfondare in una attività che diviene, più che una professione amata, un punto di arrivo desiderato ossessivamente.
Al punto da esser disposto a rinunciare alla purezza di un rapporto d'amore nato con i migliori presupposti per durare una vita.
Birth, thriller dell'anima che devasta ed angoscia lo spettatore, segue le tappe di un dramma umano e psicologico, oltre che fisico, che apre le porte ad altri devastanti eventi, come calamitandoli verso un epicentro che non può che portare ad un dramma senza epilogo.
Ma è anche una storia che scandaglia l'animo turbato dei due elementi di una coppia e riesce a coglierne al meglio il lato umano e quello quasi mostruoso e da belva che ribolle in silenzio, pronto a divampare con impulsi fuori controllo che portano a derive senza ritorno.
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