Trama
XIX° secolo, sulle Alpi svizzere. Dopo un rigido inverno, i mandriani Senn (Simonischek) e Hirt (Früh) vengono incaricati di spostare il bestiame verso l'alto di una montagna, sperando di evitare possibili valanghe. Durante il tragitto vengono accompagnati dal più giovane Handrbub (Andy Voß). Il piano di trascorrere l'estate dedicandosi alla custodia della mandria di mucche si trasforma in una frustrante esperienza: le loro personalità disfunzionali, accompagnate da una libido repressa, iniziano a prendere il sopravvento quando Handrbub trova una strana radice d'albero a forma di volto umano, decidendo di dargli un aspetto femminile tramite l'applicazione di una primordiale parrucca di paglia. Quella stessa notte Senn e Hirt si ubriacano e, notando la strana radice, decidono di usarla per realizzare una bambola a grandezza naturale, costruita per mezzo di vecchi vestiti, paglia e legno. Ubriachi e privi di pudore, i due battezzato la creazione con un forte liquore, offrendole persino del cibo. Con loro enorme sorpresa, quel fantoccio prende vita, assumendo le perfette forme di una bellissima donna (Pamela Prati). La "creatura", rifiutando di cedere il suo corpo, diventa aggressiva e violenta, iniziando una caccia spietata ai tre, spaventati, pastori.
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Commenti (1) vedi tutti
La leggenda alpina della Sennenpuppe (bambola dei pastori) è alla base di un dramma, con accese venature sexy (garantite dalla presenza di Pamela Prati), che sconfina lentamente nell'horror. Lo stesso argomento verrà riproposto nel 2010 nello sconosciuto, ma altrettanto bello, "Sennentuntschi".
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