Trama
In tarda serata un libraio chiude il negozio tornando a casa dopo una lunga giornata di lavoro. All'interno del locale avviene un fenomeno inspiegabile, dato che alcuni quadri sembrano animarsi di vita propria. Tre personaggi raffigurati - la morte, il diavolo e una prostituta - escono dalle cornici dei dipinti, afferrano ciascuno di loro un libro e iniziano a leggere alcuni racconti. In Die Erscheinung (l'apparizione) una giovane donna in difficoltà (Anita Berber) viene aiutata da uno sconosciuto viaggiatore (Conrad Veidt), che ne prende le difese dall'ex marito (Reinhold Schünzel). Quando i due decidono di fuggire, soggiornando in un albergo, durante la notte la ragazza scompare. Die Hand (la mano) racconta di un fidanzato geloso (Reinhold Schünzel), tanto da arrivare sino a spingersi al delitto, strangolando un corteggiatore (Conrad Veidt) della sua amata (Anita Berber). Molto tempo dopo aver commesso l'omicidio, verrà perseguitato dalla mano della vittima, che sembra seguirlo ovunque tenti di fuggire. Die Schwarze Katze (Il gatto nero) mostra in azione un marito geloso (Reinhold Schünzel) della moglie (Anita Berber), dopo averla scoperta in compagnia di un gentiluomo (Conrad Veidt). La uccide, per vendetta, nascondendone il cadavere senza accorgersi di averlo murato assieme a un gatto. In Der Selbstmörderklub (il club dei suicidi), un uomo presuntuoso (Schunzel) finisce per entrare a far parte di un club segreto, il cui obiettivo consiste nello spingere al suicidio i partecipanti di un gioco sviluppato su macabre scommesse. Infine, Der Spuk (lo spettro) racconta la storia di un guerriero ferito (Schunzel), condotto al castello di un nobile (Veidt). Ben presto la giovane moglie (Anita Berber) dell'uomo, annoiata dalla sedentaria vita coniugale, finisce per provare una forte simpatia nei confronti dell'ospite. Simpatia che non passa inosservata agli occhi del geloso marito.
Note
Uno dei primi esempi di cinema fantastico antologico, tra i primi horror tedeschi, ispirato da famosi racconti della letteratura classica (The Black Cat di Edgar Allan Poe e The Suicide Club di Robert Louis Stevenson) e da altri scritti di autori contemporanei (opere di Anselma Heine, Robert Liebmann e dello stesso regista, Richard Oswald). Oswald, nel 1932 ne ha girato un remake sonoro, dal titolo omonimo (in origine, Unheimliche Geschichten).
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Commenti (1) vedi tutti
Il primo horror antologico tedesco, che ha la particolarità di offrire fedeli trasposizioni di opere letterarie di vari autori, compresa una prima riduzione del famosissimo "Il gatto nero" di Edgar Allan Poe. Ogni episodio vede partecipare gli stessi attori in ruoli molto simili (Conrad Veidt, Reinhold Schünzel e Anita Berber).
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